Crisi dei centri estivi a Milano: salvi i primi 1.000 bambini, ma 3.000 ancora fuori

Il Consiglio comunale ha approvato il bilancio, ma mancano 2,3 milioni di euro per l’educazione. Scavuzzo: “Il Governo anticipi i fondi per garantire il servizio alle famiglie”

Sono centinaia i centri estivi organizzati dal Comune di Milano

Sono centinaia i centri estivi organizzati dal Comune di Milano

I primi mille bambini sono “salvi’’ e potranno frequentare i centri estivi comunali di Milano anche nel 2023. I due emendamenti bipartisan da 700 mila euro (500 mila dalla maggioranza di centrosinistra, 200 mila dall’opposizione di centrodestra) approvati ieri pomeriggio in Consiglio comunale sono un primo segnale politico dopo la scure calata sui servizi educativi nella delibera di Giunta sul bilancio 2023. Ma per ripristinare tutti i 4 mila posti utilizzati nel 2022 nei centri estivi mancano altri 2,3 milioni di euro e restano ancora fuori 3 mila bambini. Palazzo Marino, quindi, riparte in pressing sul Governo e sulla Regione per ottenere i soldi che mancano.

Ma ripartiamo da capo. Il Consiglio comunale ieri ha approvato la manovra economica 2023 con 27 sì e 14 no. "Nel contesto di crisi in cui ci troviamo – spiega l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte – le grandi città come Milano sono chiamate ad un esercizio di resilienza e a promuovere un nuovo modello di sviluppo all’insegna della sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale, che sia competitivo ed integrativo allo stesso tempo".

Ci si aspettava un segnale politico sui posti nei centri estivi – posti azzerati dai conti in rosso del Comune alla fine del 2022 – e questo segnale è arrivato, come anticipato sopra. La vicesindaca con delega all’Educazione Anna Scavuzzo sottolinea: "Oggi (ieri, ndr ) il Consiglio comunale ha dato una chiara indicazione: i centri estivi si faranno. Sono convinta che questa sia la richiesta da portare avanti con il Governo e con la Regione. Certo, 700 mila euro non bastano ma sono un buon inizio. I primi mille bambini sono salvi".

La numero due di Palazzo Marino aggiunge: "Al Governo chiediamo che i fondi che mancano ci vengono dati subito e non dopo, a fine anno, come ristoro, per far rispettare al Comune le norme sugli appalti". Centrosinistra e centrodestra hanno remato nella stessa direzione nella battaglia per i centri estivi, anche se le stoccatine politiche reciproche non sono mancate.

La deputata e segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani e il capogruppo dem in Comune Filippo Barberis, in un nota, affermano che "anche quest’anno, nonostante il bilancio di fuoco dovuto alle innumerevoli difficoltà e a un Governo che ha bellamente ignorato gli amministratori locali più volte, i centri estivi a Milano sono salvi. E lo sono anche grazie al pacchetto che Pd, Lista Sala, Riformisti ed Europa Verde hanno presentato in Consiglio destinando tutte le risorse disponibili in seno alla maggioranza. Lo avevamo annunciato e lo abbiamo fatto".

Le ultime parole dei due esponenti del Pd si riferiscono al fatto che il centrodestra ha deciso di destinare solo la metà del suo budget per gli emendamenti al bilancio (200 mila euro) ai centri estivi, dividendo gli altri 250 mila euro per altri microinterventi indicati dai singoli consiglieri del centrodestra.

Diversa la versione del capogruppo di FdI Riccardo Truppo: "Grazie all’intervento del centrodestra sono stati garantiti i centri estivi per i bambini milanesi. Non abbiamo voluto modificare il termine “garantire il servizio” così come proposto dal vicesindaco Scavuzzo perché volevamo un impegno chiaro".

Il gruppo della Lega, intanto, affonda il colpo contro il centrosinistra: "Il bilancio del sindaco Giuseppe Sala dimostra una visione della città elitaria e classista. Ma siamo riusciti a spuntarla su alcuni temi cruciali, ad esempio sulla sicurezza, con un bando di 200 mila euro destinato alle attività commerciali per l’installazione di telecamere esterne ed interne al negozio, e sulla mobilità, scongiurando, per l’anno 2023, il pagamento del pass per la prima auto dei residenti". La presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi chiosa così: "In questo momento le risorse erano limitate e quindi il lavoro di consigliere e consiglieri è stato focalizzato su questioni molto specifiche e decisive per i cittadini quali, come la copertura dei costi dei centri e dei servizi scolastici estivi".

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