Stazione Centrale di Milano, i bus assediati dalle nomadi

La reazione delle promoter con lo spray urticante

 Stranieri diretti agli aeroporti nel mirino delle borseggiatrici

Stranieri diretti agli aeroporti nel mirino delle borseggiatrici

Milano, 1 settembre 2019 - Una vera e propria guerra di posizione. Sul marciapiedi all’angolo tra via Sammartini e piazza IV Novembre, a poche decine di metri da uno dei due ingressi laterali della Stazione Centrale. Da una parte ci sono le promoter delle compagnie di autobus che collegano il principale scalo ferroviario della città all’aeroporto di Malpensa. Dall’altra ci sono gruppi di donne nomadi, molte delle quali giovanissime e in stato di gravidanza, pronte, a detta delle altre, ad approfittare di un attimo di distrazione del viaggiatore di turno per far sparire i bagagli. «Ogni giorno è la stessa storia – si sfogano le addette dietro il loro banchetto colorato –. Si piazzano qui davanti senza motivo e aspettano il momento buono». Venerdì pomeriggio però, lanciano l’allarme, il livello di tensione è salito ben al di sopra del livello di guardia, tanto che una delle addette alla biglietteria si è sentita così in pericolo da mettere mano a una bomboletta di spray al peperoncino, azionata per cercare di allontanare quelle presenze moleste.

Ecco il racconto dell’episodio, che è stato riferito anche ai carabinieri del Radiomobile poi intervenuti sul posto su richiesta delle vittime. Sono quasi le 18, alcuni passeggeri sono in attesa di salire a bordo del pullman. «Occhio ai bagagli, occhio ai bagagli», ripete una promoter con insistenza, rivolgendosi in particolare ai turisti stranieri. L’esortazione è legata alla solita presenza in zona delle nomadi, che dal canto loro non prendono affatto bene quell’avviso anti-furti ribadito ad alta voce dalla donna. Parte l’aggressione verbale: «La mia collega è stata presa a male parole da quelle ragazze, che si facevano sempre più minacciose», afferma una delle addette ai ticket. A quel punto, la promoter finita nel mirino tira fuori dalla tasca il flacone con la sostanza urticante e ne spruzza il contenuto in direzione del gruppo: la nuvola si dissolve nel giro di pochi secondi, e alla fine nessuno ne resterà intossicato né avrà bisogno di ricorrere alle cure mediche. Arriva pure l’addetto alla sicurezza della compagnia di bus, ma alla fine il suo intervento non sarà necessario: le ragazze si allontanano in tutta fretta, non prima di aver esplicitamente minacciato le promoter e il vigilante, pare con alcuni uomini a dar loro manforte dall’altro lato della strada.

Poi la chiamata al 112 per segnalare l’accaduto e l’arrivo di una pattuglia dei carabinieri: delle nomadi non c’è più traccia, in compenso le addette aggredite riferiscono ai militari della situazione di grave disagio che vivono quotidianamente. «Situazioni come questa – allargano le braccia – si ripetono con cadenza pressoché giornaliera, siamo davvero esasperate».

nicola.palma@ilgiorno.net

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