C’è una rete civica pro Moratti

Un sondaggio dà la vicepresidente vincente in Regione, sia col centrodestra unito che diviso (e pure con gli avversari). La sua lista sarebbe al 12%. Intanto, in tutte le province lombarde si lavora a candidature comunali apartitiche legate a lei

Non solo il sondaggio commissionato da Scenari Politici alla società Winpoll premia Letizia Moratti come miglior candidata alle regionali del 2023. C’è una tessitura che va avanti in tutte le province lombarde più o meno da marzo; iniziata con sollecitazioni e disponibilità partite dal territorio dopo la candidatura di Moratti al Quirinale da parte del centrodestra, confermano al Giorno fonti vicine alla vicepresidente della Regione, alle quali persone vicine a Moratti hanno poi iniziato a dare un coordinamento in vista delle amministrative 2023. Nelle 12 province esistono già referenti locali per Moratti, una rete pronta a sostenerne la candidatura a Palazzo Lombardia. Provengono dal no profit e dalle associazioni, dalle professioni, ci sono consiglieri comunali, quasi tutti non di partito ma di estrazione civica. È il civismo il denominatore, in vista di elezioni che riguarderanno anche circa duecento comuni in Lombardia: in ciascuno si prevede di presentare una Lista civica Moratti, è iniziato un confronto per arrivare a un programma condiviso per la Regione. È il "valore aggiunto" nominato dalla vicepresidente a fine giugno, quando ha detto di attendere "un segnale concreto dal centrodestra": la possibilità di allargarne il bacino elettorale a un mondo moderato che gravita intorno al volontariato, ma anche a una fetta della sempre più vasta percentuale che a votare non va, non riconoscendosi in alcun partito.

E in base al sondaggio circolato ieri, la Lista civica Letizia Moratti avrebbe un peso specifico del 12% delle intenzioni di voto alle regionali 2023: più di una Forza Italia dimezzata al 7,4%, rispetto al 2018, e quasi dieci volte il risultato che ebbe allora la lista Fontana Presidente, fagocitata da una Lega che sfiorava il 30% e ora invece, in base al sondaggio, sarebbe retrocessa al 20,2%, cedendo al Pd (al 21,3%) il posto di primo partito in Lombardia. La circolazione del sondaggio è stata accolta ai piani alti di Palazzo Lombardia con un mix d’incredulità e fastidio, più come benzina sullo scontro tra la vice e il governatore ricandidato Attilio Fontana che il leader leghista Salvini vuole rinviare a dopo le politiche. Scenari Politici dà Moratti vincitrice in Lombardia sia se corresse per il centrodestra unito (batterebbe un ipotetico Carlo Cottarelli per il centrosinistra col 58%) che col centrodestra diviso (la sua lista civica con FdI prenderebbe il 35% con Cottarelli al 33% e Fontana sostenuto da Lega e FI al 27%), e persino dall’altra parte, con Pd-Azione-+Europa-IV più un "polo civico riformista", superando di un soffio (45% a 44%) Fontana con tutto il centrodestra. Alla domanda su chi dei due sia il candidato più forte, il 62% dei 1.700 intervistati ha risposto "lei".Giulia Bonezzi

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