MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

L’ultimo profugo lascia la Montello. Ma è ancora polemica sulla caserma

Sala: "Promessa mantenuta". Il centrodestra: "Servono i rimpatri"

Migrante gioca fuori dalla caserma (NewPress)

Milano, 19 dicembre 2017 - Addio profughi. Da ieri dentro la caserma Montello di via Caracciolo non c’è più neanche un richiedente asilo. La notizia la dà direttamente il sindaco Giuseppe Sala, che rivendica la promessa mantenuta: «Vi ricordate sulla Montello quante polemiche ci sono state? Hanno dipinto scenari inenarrabili di possibili problemi e delinquenza nel quartiere, ma non è successo nulla. Ci hanno detto: “Non riuscirete mai a portarli fuori entro il 31 dicembre’’. È il 18 dicembre, siamo arrivati anche prima. Questo è il nostro stile: fare le cose in silenzio, ma farle». I primi migranti alla Montello erano arrivati nell’ottobre del 2016 e la struttura dal 1° novembre dello stesso anno era stata presa in gestione, dopo un bando pubblico, dalla Fondazione Fratelli di San Francesco. Gli immigrati in una caserma? Le polemiche politiche, e non solo, non erano mancate, come ricorda il primo cittadino. Alcuni residenti del quartiere avevano protestato per l’arrivo dei profughi, che all’interno della Montello nel corso dei mesi successivi hanno superato quota 300.

Da 300 a zero. «Oggi (ieri, ndr) l’ultimo migrante che era ospitato nella Montello è uscito – annuncia Sala a margine della presentazione del progetto nazionale sulle mense biologiche scolastiche certificate all’istituto Rinnovata Pizzigoni –. Ringrazio la Prefettura che ci ha aiutato perché i migranti sono stati distribuiti non solo a Milano, ma in Lombardia». Il sindaco, subito dopo, ribadisce «l’assoluta necessità di un Piano nazionale per l’integrazione perché non c’è solo una questione di ripartizione delle persone che arrivano nel nostro Paese richiedendo asilo, ma anche e soprattutto un tema di integrazione e di tempistiche di definizione dello status che va affrontato una volta per tutte in modo strutturato». La posizione di Sala non convince il centrodestra. Il coordinatore milanese di Forza Italia Fabio Altitonante va all’attacco: «La sinistra che governa Milano continua a vantarsi di un modello sull’immigrazione che non esiste. Oggi (ieri, ndr) il sindaco annuncia la chiusura della caserma Montello come se fosse un suo merito, ma dimentica chi ha fatto arrivare a Milano migliaia di immigrati irregolari. E ora ha scaricato i migranti della Montello su tutto il territorio regionale. A Milano, e in Italia, non servono politiche per l’accoglienza, ma rimpatri veloci per liberare le nostre città». Sembre  a proposito di immigrazione, la commissione Bilancio della Camera dei deputati ha stanziato i 500 mila euro necessari per trasportare dalla base militare di Melilli fino a Milano, in Città Studi, nel giardino della facoltà di Veterinaria dell’Università Statale, il barcone dei migranti che affondò il 18 aprile 2015 al largo delle coste della Libia. Sala commenta: «Il barcone dei migranti non va solamente posizionato, ma deve avere anche uno scopo educativo o non ha senso».