NICOLA PALMA
Cronaca

Travolto in monopattino. Marco, ucciso a 20 anni da un’Audi TT all’Arco. Conducente ubriaco

Incidente mortale in corso Sempione: il ragazzo era sulla corsia ciclabile. L’auto l’ha sbalzato a 20 metri contro uno spartitraffico: indossava il casco. Indagine dei ghisa: automobilista positivo all’alcoltest con il valore di 1,28.

Il luogo dell’impatto tra l’auto e il monopattino in corso Sempione all’incrocio con via Canova che è costato la vita a Marco Cutrona 20 anni

Il luogo dell’impatto tra l’auto e il monopattino in corso Sempione all’incrocio con via Canova che è costato la vita a Marco Cutrona 20 anni

Ore 3.20 di ieri, l’Arco della Pace è lì a due passi, ma a quell’ora le luci dei locali sono già spente. Marco Cutrona, vent’anni compiuti lo scorso 25 settembre, è uscito di casa pochi minuti prima: vive in uno stabile di via Traiano, al Portello, con la madre e il nonno di origini bulgare. È in giro a quell’ora perché alle 4 lo aspettano come ogni notte al forno Lisandri di via Fiamma, dall’altra parte della città: sta imparando il mestiere di panettiere nell’esercizio commerciale in zona Risorgimento, ha anticipato apposta l’inizio del turno per apprendere dai più esperti l’arte di impastare. Un lavoro molto duro, per fatica e orari. Con il suo monopattino elettrico, regalato dal titolare Simone e ripagato con ore e ore di sudore nel retrobottega, percorre la ciclabile di corso Sempione: ha pure il caschetto protettivo.

All’incrocio con via Canova, il semaforo è lampeggiante: per arrivare dall’altra parte della strada, c’è un percorso misto composto da strisce pedonali e corsia riservata alle due ruote (con tanto di striscia rossa e linea tratteggiata sull’asfalto). Dal curvone sbuca da destra l’Audi TT guidata dal cinquantenne Vincenzo L., originario della provincia di Foggia e da tempo residente a Como: l’automobilista dovrebbe quantomeno rallentare in prossimità dell’attraversamento per accertarsi che non ci sia nessuno, e in caso contrario dare la precedenza a pedoni, ciclisti o monopattinisti. Così non accade, almeno nell’ipotesi di chi sta investigando sul caso.

L’impatto tra i due veicoli è devastante per il ragazzo sulla tavoletta elettrica, amplificato secondo i primi accertamenti dall’alta velocità dell’auto sportiva: Marco viene centrato in pieno dalla parte anteriore dell’Audi e scaraventato a una ventina di metri di distanza, sullo spartitraffico lato via Melzi d’Eril; pure la corsa della TT finisce più o meno nello stesso punto. I sanitari di Areu arrivano in pochi minuti, ma i traumi riportati dal ventenne sono troppo gravi per sperare in una ripresa: morirà subito dopo il ricovero all’ospedale Niguarda. Scattano le indagini degli agenti del Radiomobile della polizia locale, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, che mettono a verbale la versione del cinquantenne e lo sottopongono al pretest per l’assunzione di stupefacenti (esito negativo) e alla prova dell’etilometro: lo strumento che misura il livello di etanolo per litro di sangue rimanda il risultato di 1,28, più del doppio rispetto alla soglia massima di 0,50 consenta dalla legge.

Ben più del limite di 0,80, oltre il quale la guida in stato di ebbrezza diventa un reato. E pure un’aggravante nell’inchiesta per omicidio stradale aperta dal pm di turno Cristian Barilli, che vede L. indagato a piede libero con l’accusa di aver provocato con la sua condotta imprudente la morte del ventenne. L’autopsia sul cadavere di Cutrona dovrà accertare con esattezza le cause del decesso, mentre le analisi su veicoli e caschetto sequestrati saranno decisive in un caso per tracciare le traiettorie di auto e monopattino prima dello scontro (da corroborare possibilmente con le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona) e nell’altro per capire se il giovane panettiere, come sembra fosse abitudine consolidata, indossasse la protezione per la testa.