
Case Aler al Gratosoglio
Milano, 9 settembre 2017 - Manca solo il cappello dell’ufficialità, gli ultimi nodi burocratici da sbrogliare e l’ok formale del Ministero Infrastrutture e Trasporti. «Stiamo lavorando», dicono cauti dagli uffici Aler, mentre all’orizzonte già spunta la riqualificazione delle torri ammalorate del Gratosoglio, lotto sud, e di una parte dei vialetti colabrodo.
Un intervento che i cittadini aspettano da anni, per cui sono a disposizione quasi 4 milioni di euro, 3 milioni e 456mila per l’esattezza. Lo avevamo annunciato lo scorso aprile in occasione del sopralluogo del presidente Aler Milano Angelo Sala nel quartiere, che aveva manifestato la volontà di intervenire nel lotto sud. Il timore più grande, allora, era che quei soldi «avanzati» a Gratosoglio venissero dirottati al quartiere Mazzini, in piazzale Ferrara, per riqualificare la struttura che diventerà una residenza universitaria. Sarà il Politecnico (che avrà in comodato d’uso gratuito l’immobile per 35 anni) a occuparsene.
Così i 3 milioni e mezzo resteranno a Gratosoglio. A cosa saranno destinati? In primis, a sistemare le coperture e le facciate delle torri di edilizia residenziale pubblica di via Saponaro 36, per la quale sarebbero a disposizione 1 milione e 638mila euro, e di via Saponaro 32 (con 1 milione e 578mila euro). Poi, interventi ai tetti di via Saponaro 34 (135 mila euro). Un toccasana per gli abitanti, specialmente degli ultimi piani, che da anni convivono con infiltrazioni e cascate d’acqua in casa a ogni temporale. Altri 105mila euro, invece, serviranno a riasfaltare i vialetti pieni di buche, pericolo per i tanti anziani che faticano a camminare. «Sono soddisfatto – sottolinea Aldo Ugliano, consigliere comunale del Pd, già presidente del Consiglio di Zona 5 – siamo arrivati al coronamento di un cammino cominciato mesi fa per far sì che quei soldi risparmiati a Gratosoglio venissero utilizzati nello stesso quartiere». Un traguardo raggiunto anche grazie a Sunia e comitato di quartiere. E c’è un’altra buona notizia: si sta lavorando anche per ridare vita ai negozi sfitti affacciati sulla piazza di via Saponaro 36. Verrà pubblicato un bando per assegnarli ad associazioni che possano promuovere la socialità e renderli luoghi vivi.