Il Milan ha avviato la recinzione dell’area San Francesco, il terreno di 300mila metri quadri dove intende realizzare uno stadio di proprietà. La posa di una parete metallica appoggiata su new jersey in cemento renderà la zona accessibile ai soli addetti ai lavori, scoraggiando l’ingresso di pusher e sbandati. Un flusso d’intrusi che negli ultimi tempi aveva colonizzato l’area. La recinzione, per la quale sono previsti due mesi di lavori, fa seguito al repulisti avviato nei mesi scorsi e arrivato ormai alle battute finali. Un primo bilancio a fine di giugno parlava di 300 tonnellate raccolte e smaltite: il prossimo report sarà a metà ottobre, quando l’operazione potrà dirsi conclusa. Intanto, prosegue il percorso dell’accordo di programma, l’iter tecnico-burocratico relativo al progetto presentato dai rossoneri al Comune di San Donato. Al momento risulta in fase di stesura, da parte della segreteria tecnica, il documento di scoping, un passaggio propedeutico alla valutazione ambientale strategica.
"Abbiamo invitato 60 soggetti, tra i quali comitati e associazioni contrari al progetto, a presentare osservazioni – annuncia Massimiliano Mistretta, assessore ai Lavori pubblici –. Nel frattempo, si ritiene che la pulizia e la recinzione dell’area da parte della proprietà rappresentino un segnale di attenzione". Fermo restando il dialogo in essere con il Comune di Milano per un’eventuale acquisizione del Meazza da parte di Inter e Milan, il club di Paolo Scaroni ha più volte ribadito che San Donato si conferma l’opzione numero uno per la costruzione di un nuovo stadio.
Alessandra Zanardi