
Stop, per ora, a carrozze dedicate alle donne
Milano, 7 giugno 2023 – Partenza in retromarcia per le carrozze rosa. Il Consiglio regionale ha infatti deciso di affidare alla Commissione Trasporti la trattazione della mozione che chiedeva di riservare il vagone di testa dei treni regionali esclusivamente alle donne per minimizzare il rischio di aggressioni a bordo, soprattutto alla sera e di notte. Anziché venir benedetta dal voto della maggioranza in Consiglio regionale, la mozione è stata quindi retrocessa e si ricomincerà dai lavori preliminari. Una decisione tutt’altro che pacifica, quella di ieri: su questa mozione si è infatti consumato uno scontro tutto interno alla maggioranza di centrodestra, il primo scontro pubblico della legislatura. Da un lato Giulio Gallera, consigliere regionale di Forza Italia, dall’altro Franco Lucente (Fratelli d’Italia) assessore regionale ai Trasporti, sostenuto dal governatore leghista Attilio Fontana. Fatto più unico che raro, la spaccatura è avvenuta su un tema di bandiera per la destra: la sicurezza, appunto.
A presentare la mozione è proprio Gallera che, nel suo intervento in Aula, sottolinea l’"approccio non dogmatico" e il carattere "non ideologico" di una proposta che vuol "consentire alle donne di viaggare sui treni regionali senza paura, senza doversi portar dietro lo spray al peperoncino". Chiamato ad esprimersi, Lucente fa sapere che il suo parere è negativo. L’assessore, però, non chiude del tutto la porta: "Invito Gallera a ritirare la mozione e presentarla in Commissione in modo da poterla discutere, approfondire e ampliare". Il forzista non ci sta e non lima le parole: "Ne ho viste tante ma mai un assessore che chiede di ritirare una mozione senza spiegare il motivo per il quale è contrario. Detta così – rimarca Gallera –, la richiesta di ritirarla e presentarla in Commissione mi sembra un atto di fiducia eccessivo". A quel punto è Federico Romani, presidente del Consiglio regionale, a interrompere la seduta e rimandare tutti alla sessione pomeridiana.
“Le carrozze rosa non sono la soluzione ad un problema ampio come quello della sicurezza – spiega Lucente fuori dall’Aula –. E lo dico da esponente di un partito che da sempre fa della sicurezza una bandiera. Le soluzioni sono altre, ad esempio l’impiego di militari e guardie giurate in aiuto alle forze dell’ordine". Ma oltre al tema di merito, Lucente pone un tema di metodo: "Gallera ha portato in Aula questa mozione senza confrontarsi con me né con nessuno". Da qui la precisazione dell’assessore: "Non c’è alcuna spaccatura in maggioranza, c’è chi intraprende iniziative personali". "Da consigliere ho utilizzato l’istituto della mozione per proporre una misura semplice, che si può attuare domani. Ma l’assessore non ha motivato il suo no" spiega, invece, Gallera.
Nel frattempo Fontana si schiera con l’assessore: "Credo che il provvedimento si debba rivedere perché così come presentato rischia di essere discriminatorio". E così finisce: mozione ritirata e spedita in Commissione. "Sarà discussa entro 30 giorni" dice Gallera. "La destra si divide perché sul terreno della sicurezza è rimasta immobile – attacca Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd –. Io credo che ci sia un tema urgente, da affrontare senza ideologie ma con pragmatismo: la sicurezza sui treni e nelle stazioni. Per questo pretendiamo che la Giunta in poche settimane dica che intenzioni ha. Mi auguro che dalla Lombardia cresca, anche nei confronti del governo nazionale, una pressione forte per avere più mezzi e agenti nei nostri territori". "Dal centrodestra è arrivata un’altra pesante bocciatura nei confronti dell’ex assessore Gallera – sottolinea Nicola Di Marco, capogruppo del M5S –. Viene da chiedersi qual è il ruolo di Forza Italia nella maggioranza dopo la figuraccia a cui abbiamo assistito. Il tema della sicurezza sui treni e nelle stazioni deve essere trattato seriamente e non attraverso mozioni-spot probabilmente inapplicabili".