Carmen Di Matteo si candida: "In primis la macchina comunale. Troppi vertici se ne sono andati"

A sostenerla in questa battaglia per riportare gli uffici all’efficienza di un tempo sono scese in campo le due liste civiche Peschiera Città Futura e Peschiera in Movimento.

Carmen Di Matteo si candida: "In primis la macchina comunale. Troppi vertici se ne sono andati"

Carmen Di Matteo si candida: "In primis la macchina comunale. Troppi vertici se ne sono andati"

"È un compito gravoso, ho deciso di accettare la sfida spinta dai cittadini che me lo hanno chiesto e so di poter contare sul sostegno della mia squadra e sull’appoggio di Patto Civico in Regione Lombardia". Esordisce così Carmen Di Matteo nel raccontare perché ha deciso di candidarsi a sindaco. Insegnante di asilo nido, 40 anni appena compiuti, è stata consigliera di maggioranza con la lista Peschiera Bene Comune durante il mandato di Caterina Molinari fino al 2020 per poi concludere la legislatura nel gruppo misto. A sostenerla scendono in campo due liste civiche: Peschiera Città Futura (capolista Davide Toselli) e Peschiera in Movimento (capolista Claudia Legari). Mentre Toselli è un volto noto nel palazzo della politica, essendo stato eletto consigliere di minoranza con il Movimento 5 Stelle da cui si è staccato in disaccordo con le scelte del partito, Legari è alla sua prima esperienza elettorale e rappresenta una novità. "Sosteniamo Di Matteo – affermano – per avere cittadini attivi e impegnati che attraverso le loro competenze e conoscenze vogliono dare risposte concrete e funzionali ai bisogni di Peschiera e riportare la macchina comunale all’efficienza che l’ha caratterizzata in passato". È proprio il nodo dell’efficienza della macchina comunale uno dei punti del programma: "Occorre prendersi cura dei dipendenti che ne sono il motore – afferma Di Matteo – e che devono essere messi nella giusta condizione lavorativa per offrire i migliori servizi ai cittadini. Ora qualcosa non funziona, una dimostrazione è che molti dipendenti in posizioni apicali se ne sono andati". Il nodo cruciale, secondo Di Matteo, resta quello della revisione del Piano di governo del territorio. "Per farlo occorre redigere un nuovo Piano dei servizi. Quello che abbiamo in vigore risale ancora ai tempi di Francesco Tabacchi, che fu sindaco dal 2004 al 2009. Nel frattempo la comunità è cresciuta e i bisogni sono cambiati. Bisogna partire dalle frazioni, incontrare i residenti per spiegare le problematiche inerenti al territorio e concordare le soluzioni".

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