di Massimiliano Mingoia "Il carcere di San Vittore sembra un manicomio". Parole del garante dei detenuti del Comune, Francesco Maisto, intervenuto ieri alla sottocommissione carceri di Palazzo Marino. Certo, Maisto tranquillizza i consiglieri sulla situazione dei contagi da Covid negli istituto di pena milanesi, ma denuncia la situazione critica a San Vittore sul fronte della cura di alcune patologie: "Ci sono detenuti con patologie psichiatriche a regime ordinario, c’è stata la chiusura del Centro di Osservazione Neuropsichiatrico e i detenuti psichiatrici sono collocati nei reparti comuni seppure ci sia la sezione dei monitorati psichici. Ulteriore fattore è la mancata copertura degli esperti psichiatrici 24 ore su 24 e la scopertura dalle 16 del pomeriggio e fino al giorno dopo". La carenza di assistenza psichiatrica è causa dell’aumento delle aggressioni contro il personale in servizio nelle carceri: "Da un’analisi statistica del Prap della Lombardia – continua Maisto – emerge che dal 1° gennaio del 2015 al 31 aprile del 2021 c’è stato un crescendo del fenomeno di aggressioni al personale. In particolare il 2020 è stato l’anno peggiore finora e il 2021 ha già fatto segnalare un trend che se è confermato porterebbe il dato al doppio rispetto al 2019 e al triplo rispetto al 2015". Il quadro è più rassicurante quando il garante comunale dei detenuti parla dei contagi da Covid negli istituti penitenziari. Secondo i dati riferiti da Maisto in commissione, nel carcere di Bollate attualmente ci sono 20 detenuti Covid positivi, mentre tra agenti e operatori vari i positivi sono 145. A San Vittore attualmente sono 29 i casi di contagiati mentre gli agenti positivi, fino all’8 febbraio, sono risultati 287. Nella casa di reclusione di Opera "dopo una bolla che si è verificata dopo Natale e che fece assurgere il carcere a uno di quelli con più contagi in ...
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