Caponi: memorie e racconti nel mio libro-denuncia

Abbandonò il ruolo di vicesindaco: il silenzio, poi il testo che oggi presenterà al Caffè degli Artisti

Migration

Aveva abbandonato il ruolo di vicesindaco dopo meno di un anno, senza essere seguito da nessuno dei suoi consiglieri comunali che, anzi, man mano hanno preso posto in Giunta. Aveva creato attese, con diversi annunci sui social, per le motivazioni di quel gesto che, però, non sono mai state spiegate pubblicamente. Ci sono poi stati anni di silenzio da parte di Gianpaolo Caponi (nella foto: il terzo da destra, in piedi), rotti da alcuni esposti presentati all’Anac a cui si chiedeva di far luce su presunte irregolarità legate agli appalti della casa albergo di via Fogagnolo e della sosta a pagamento: denunce che poi non hanno avuto seguito. Dopo un’altra parentesi di silenzio, a fine dello scorso autunno l’avvocato, leader di “Sesto nel Cuore”, è tornato con una saga a puntate per denunciare il mal governo del centrodestra guidato da Roberto Di Stefano. Accuse pesanti, che non sono sfociate atti formali in Procura ma nel libro "Resistere alle tentazioni del potere", che oggi alle 10,30 sarà presentato al Caffè degli Artisti. "Un libro di denuncia e uno strumento di trasparenza nei confronti dei cittadini", in cui sono state "raccolte le memorie, i documenti e i racconti dei fatti che hanno condotto a prendere le distanze dal sindaco e dalla sua maggioranza". Il libro sarà distribuito gratuitamente. "Dopo quanto racconto nessuno potrà più dire “io non lo sapevo”". "In molti non avevano compreso e condiviso il mio gesto. La pandemia mi ha dato modo di concentrarmi su quanto era accaduto e mi ha dato la forza di rendere pubbliche le vicende che hanno gettato ombre sull’operato dell’amministrazione e sullo scarso senso etico della maggioranza. La lista Sesto nel Cuore era nata con l’obiettivo di innovare anche eticamente il rapporto con la città". La.La.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro