
Il cantiere edile di via Lanzone
Milano, 5 settembre 2020 - Una piccola nicchia coperta da un muretto di mattoni forati e un po’ di calce. Due trolley sistemati uno di fianco all’altro. E i cadaveri di due cani, dalle apparenti sembianze di golden retrivier, sepolti all’interno delle valigie. La macabra scoperta è stata fatta giovedì mattina dagli operai che stanno lavorando nel cantiere dell’edificio all’angolo tra via Lanzone e via San Pio V, in zona Sant’Ambrogio, dove sorgeranno nuove aule dell’Università Cattolica: durante gli scavi, qualche minuto dopo le 10, gli addetti della ditta hanno trovato quei trolley all’altezza degli scantinati e hanno subito allertato le forze dell’ordine.
Sul posto sono arrivati gli agenti di Ufficio prevenzione generale e Squadra mobile e il medico legale: una prima analisi ha escluso immediatamente che si trattasse di resti umani, bensì dei corpi di due cani con un pelo mediamente lungo e fitto. Secondo una ricostruzione preliminare, che dovrà essere ovviamente suffragata da ulteriori accertamenti da parte degli esperti di veterinaria, non sembra che gli animali siano stati torturati o sottoposti a maltrattamenti: i corpi erano interi e non sono stati al momento riscontrati segni evidenti che possano far pensare a sevizie o a ipotesi legate a sacrifici o riti con animali. Una cosa è certa: quando i due cani sono stati messi nelle valigie erano morti o tramortiti, altrimenti sarebbe stato molto complicato costringerli a entrare nei trolley per poi trasportarli in un altro luogo.
Di conseguenza, la dinamica più plausibile, a meno di novità nei prossimi giorni, è che quelle valigie siano state infilate nella nicchia dal proprietario degli animali, che potrebbe aver voluto dare loro una sorta di sepoltura in uno stabile in quel momento in disuso. Del resto, per anni quell’immobile è stato abbandonato, prima che i vertici della Cattolica decidessero di avviare i lavori di ristrutturazione per utilizzare i locali rimessi a nuovo come spazio da destinare all’ateneo. Quindi, è verosimile che colui che ha portato lì i cani sia entrato nel palazzo, abbia raggiunto gli scantinati e abbia lasciato le valigie in quella nicchia, chiudendola poi con un muretto di mattoni. Stando a quanto risulta, i cadaveri non erano mummificati, il che lascia pensare che fossero lì da alcuni mesi, forse da meno di un anno. Anche perché, come informa il cartellone all’ingresso dell’area cantiere di via Lanzone 14, i lavori di restyling sono iniziati ufficialmente il 25 novembre 2019; da quella data, la zona è diventata più controllata e molto meno accessibile rispetto al passato. Probabile, in conclusione, che la sepoltura sia avvenuta in un momento precedente all’ingresso degli operai.
Gli investigatori di via Fatebenefratelli sono comunque in attesa dell’esito degli approfondimenti di natura medica per avere un quadro più chiaro della situazione, in particolare sull’eventualità che i due animali ritrovati in via Lanzone siano stati maltrattati. Un’eventualità che aprirebbe scenari attualmente esclusi.