Cani liberi nella riserva naturale della Fagiana a dispetto dei divieti, l’Sos di una coppia

Magenta, allarme per utenti e fauna protetta dell’area verde. Il Parco del Ticino: "Convocata una riunione per intensificare i controlli nell’oasi"

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Camminare tra i sentieri della riserva naturale della Fagiana a Pontevecchio di Magenta e imbattersi in tre grossi cani minacciosi. È accaduto l’altro giorno aduna signora di Magenta e al marito, soliti a frequentare i boschi del Parco del Ticino. Prima di entrare alla Fagiana c’è un cartello che indica il divieto di ingresso con i cani, anche se sono al guinzaglio. Il cane può rappresentare un pericolo per i caprioli e le sanzioni sono salate per chi trasgredisce. "Ci trovavamo nei pressi della Lipu, quando abbiamo visto un capriolo che correva velocissimo inseguito da tre cani aggressivi – ha spiegato la donna – A un certo punto sono rientrati e ci osservavano da lontano, quasi circondandoci. Ho chiamato la Lipu, ma loro ci hanno spiegato che la competenza era del Parco. Ero molto agitata, per fortuna siamo riusciti a raggiungere la macchina, mentre i cani ci seguivano". Poi la telefonata al Parco del Ticino che ha inviato un guardiaparco alla Fagiana. Il problema è conosciuto. I tre cani vivono in un cascinale poco distante e spesso entrano alla Fagiana, rappresentando un pericolo per i volatili, i caprioli e, ovviamente, per chi entra per farsi una passeggiata. Sanzionare i padroni è però complicato. "Dagli uffici del Parco mi hanno detto di sentire la Asl veterinaria che, a sua volta, mi ha indirizzato alla Polizia locale – conclude la donna – ma nessuno aveva competenza. A questo punto a noi non resta altro da fare che evitare le camminate alla Fagiana". Il Parco risponde che l’altro giorno il direttore ha convocato una riunione per intensificare i controlli in Fagiana. G.M.

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