
La presidente della Cambiaghese Simona Fiorini e don Matteo Galli firmano l’intesa
Cambiago, 13 ottobre 2021 - Non sono mai stati così felici di pagare le bollette. È la contropartita che la Cambiaghese ha offerto alla parrocchia per avere in cambio i campi da calcio dell’oratorio in attesa che il Centro sportivo chiuso da agosto torni in servizio. L’accordo è stato firmato da Simona Fiorini, presidente della società, e dal parroco don Matteo Galli. Per 150 calciatori e le loro famiglie è la fine di un incubo, il trasloco forzato a Gessate diventerà presto un ricordo: tornano tutti a giocare sotto il campanile di casa. Un gruppo di volontari si è subito messo al lavoro sistemando rettangoli verdi e spogliatoi. La soddisfazione è generale, il buonumore è tornato anche a correre in rete, dove per settimane a tenere banco era stata l’amarezza per una situazione difficile da accettare. Ma è solo una schiarita dopo il temprale, resta da risolvere il vero problema. "Sarà la prima pratica sulla quale ci concentreremo".
Il neo sindaco Maria Grazia Mangiagalli conferma la promessa fatta in campagna elettorale, dove ha avuto la meglio sugli avversari, Giuseppe Cavataio e Maria Nigrone. Domani, riceverà dal commissario le consegne "e in cima alla lista ci sarà proprio la situazione della struttura". È iniziato tutto ad agosto, quando Fabrizio Donatiello, arrivato in Municipio dopo le dimissioni anticipate di Laura Tresoldi, ha chiuso il Centro per mancanza del certificato antincendio. Un garbuglio che non è solo burocratico "è questione di responsabilità – sottolinea la prima cittadina – ma campi da calcio e da tennis sono omologati e potrebbero essere utilizzati, il problema è legato al Palaverde, la palestra al chiuso che dovrà essere messa in regola prima di poter accogliere di nuovo atleti e appassionati. Sicuramente ci saranno dei lavori da fare. Solo la sensibilità di don Matteo per i bisogni della comunità ha messo fine al disagio. La parrocchia ha concesso l’oratorio in comodato gratuito. Un gesto importante".
Ora restano da capire "tempi e modalità dell’intervento che cercheremo di sveltire – assicura il sindaco – ma senza generare illusioni: non sarà semplice". I sigilli in via Campi si aggiungono alla chiusura del bar, "è scaduta la convenzione con il gestore", spiega Mangiagalli che dovrà occuparsi anche di questo aspetto.