REDAZIONE MILANO

Caccia, la mozione di FdI: aboliamo i valichi montani

Non solo la presentazione di un ricorso urgente al Consiglio di Stato, ma anche la cancellazione dello stesso istituto del...

Non solo la presentazione di un ricorso urgente al Consiglio di Stato, ma anche la cancellazione dello stesso istituto del...

Non solo la presentazione di un ricorso urgente al Consiglio di Stato, ma anche la cancellazione dello stesso istituto del...

Non solo la presentazione di un ricorso urgente al Consiglio di Stato, ma anche la cancellazione dello stesso istituto del "valico montano", un istituto previsto dalla legge per tutelare gli uccelli migratori e regolamentarne le modalità di caccia. A chiedere entrambe le misure è una mozione all’ordine del giorno della seduta odierna del Consiglio regionale, per l’esattezza la mozione che ha come primo firmatorio Giacomo Zamperini, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ed è stata poi sottoscritta da altri 11 consiglieri dello stesso partito.

L’antefatto è noto: la sentenza con la quale il Tar della Lombardia ha accolto il ricorso della Lega per l’Abolizione della Caccia (LAC) e vietato la caccia in 475 valichi montani lombardi per difendere dalle doppiette le rotte migratorie degli uccelli. Da qui la reazione del centrodestra lombardo, al governo della Lombardia. La Giunta regionale, nell’ultima seduta, ha già approvato il ricorso al Consiglio di Stato. Ora ecco la mozione di Zamperini e del gruppo consiliare dei meloniani, con la quale "si impegna la Giunta regionale", non solo a "presentare con urgenza un ricorso al Consiglio di Stato" ma anche ad "avviare con urgenza un’interlocuzione al fine di sollecitare il Governo nazionale e il Parlamento affinché procedano a una revisione" della legge nazionale sulla caccia "abolendo l’istituto del valico montano in recepimento" di una direttiva europea e, ancora, "a diramare una circolare a tutti gli Ambiti di Caccia Provinciali affinché non avviino nessun procedimento di revoca degli appostamenti fissi autorizzati fino a quando non ci sarà una pronuncia definitiva con passaggio in giudicato della sentenza".

Da qui il commento di Paola Pollini, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle: "Con la legislazione vigente, il ricorso non può che essere respinto, poiché privo di fondamento. Di fronte a questa prospettiva chiediamo responsabilità politica e trasparenza economica. Se sono così convinti delle strampalate tesi di questa mozione, al punto da votarle, perché non sostengono loro i costi del ricorso, invece che farli ricadere sui cittadini lombardi?".

Giambattista Anastasio