Caccia al pesce siluro, il killer dell’Adda

Varata la campagna per il contenimento e la cattura del pesce che ha colonizzato e danneggiato la popolazione faunistica del fiume

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di Monica Autunno

"Ancora molto importante la minaccia per la fauna ittica autoctona", il Parco Adda Nord predispone il progetto e partecipa al bando fondi di Regione Lombardia: presto al via la nuova campagna di contenimento e cattura del pesce siluro, il "predatore" dell’Adda. Prenderà il via a breve, e ne segue altre tre, realizzate, con risultati numericamente importanti, dal 2019 al 2021. La problematica, infatti, è tutt’altro che risolta. Il progetto elaborato dagli uffici del Parco segue la falsariga dei precedenti: studi e indagini preliminari a cura di esperti, e poi le squadre di cattura, con elettropesca o pesca subacquea notturna. Il nuovo bando regionale è stato varato nell’aprile scorso, e mette in campo 300mila euro di finanziamento da assegnare per quota ai parchi regionali fluviali e agli enti di riserva naturale che avranno presentato nei termini la documentazione.

Il progetto del Parco ne vale 30 mila, si attende un finanziamento integrale. La specie nel mirino, è noto da anni, è il "Silurus Glanis", meglio noto come pesce siluro. Originario dei bacini fluviali del mar Nero, Caspio e Baltico, introdotto nel bacino del Po negli anni ‘50, ha colonizzato in pochi decenni il cosiddetto "areale" padano. Può superare i 2 metri e mezzo per oltre 100 kg di peso. Non facilmente predabile in natura per via delle sue dimensioni, spiegano gli studiosi, è invece predatore e "opportunista", pericoloso per invertebrati, pesci, mammiferi e perfino uccelli. "Un vero pericolo per la conservazione della biodiversità degli ecosistemi in cui vive". Campagne di contenimento erano già state attuate nel 2014 e 2015, si sono susseguite annualmente dal 2019. La "caccia grossa" aveva dato negli anni scorsi importanti risultati e confermato una rilevante ‘infestazione’ lungo molti tratti del corso dell’Adda. Quasi 700 esemplari erano stati catturati nel 2020, l’anno prima erano stati "solo" 295. Le aree maggiormente interessate, nella zona dell’Adda milanese, erano risultate quelle fluviali dal bacino di Trezzo a quello di Vaprio. Ma anche altrove erano stati censiti o catturati esemplari. La cattura del pesce siluro si svolge da anni con le medesime tecniche: elettropesca da natante, cattura con pesca subacquea in apnea, analisi e aggiornamento finale dei dati. "La popolazione del siluro - così l’ultima relazione scientifica post campagna - risulta anche in questa zona radicata, riproduttiva e strutturata". Nel report del 2021, rispetto a quello dell’anno prima, si sottolineò l’assenza dei cosiddetti ‘grandi riproduttori’: non furono infatti catturati, a dispetto dei numeri in aumento, esemplari di taglia superiore a 180 centimetri e di peso superiore a 36 chili.

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