DI MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Caccia a "Houdini", il ladro acrobata

Così lo hanno soprannominato le vittime dei furti in zona Molise-Calvairate: "Si è volatilizzato, noi vigiliamo"

ladro acrobata

di Marianna Vazzana

"Il ladro? Ogni sera teniamo gli occhi aperti, caso mai tornasse. A questo punto non si sa mai...". Nella palazzina di via Venosa, zona Molise-Calvairate, bersagliata per due notti da un ladro-acrobata, la sagoma immortalata dalle telecamere di sorveglianza è ormai conosciuta dai condòmini. Sia la notte tra sabato e domenica e poi quella tra lunedì e martedì è stato ripreso un uomo con il volto coperto da un telo bianco e un cappellino da baseball sulla testa (nel primo caso a tinta unita, nel secondo con fantasia militare) arrampicarsi su un balcone come se nulla fosse. Presumibilmente la stessa persona. "Non particolarmente magra ma agilissima", lo avevano già descritto i residenti. La prima volta è riuscito a razziare un appartamento del terzo piano portandosi via oggetti di valore. La seconda, dato che è stato sorpreso e un cittadino ha lanciato l’allarme, è scappato a mani vuote. "Ma si è come volatilizzato, nessuno l’ha visto. La polizia è intervenuta subito, poi sono arrivati anche i vigili del fuoco per controllare che non ci fossero segni d’effrazione sulle portefinestre e che lui stesso non fosse nascosto su qualche balcone. Ma niente da fare: del ladro non c’era traccia". Non ha ancora nome né volto, e c’è chi lo chiama “Houdini“ per via della fuga “impossibile“. Nei video compare di profilo, guarda in alto, cerca un appiglio e si tira su con le braccia. Pochi secondi e sguscia via. Addosso ha un borsello. Prima di sparire, mostra pantaloncini e scarpe da ginnastica. Domenica era intervenuta anche la Polizia Scientifica a rilevare le impronte, "perché è salito da un balcone all’altro senza guanti, quindi ha lasciato impronte", ha sottolineato il derubato, un sessantacinquenne che è dovuto tornare di corsa a casa dalle vacanze al mare dopo il furto in casa. Ora le indagini sono in corso, e non è escluso che il ladro non abbia preso di mira altre case. Questo è il periodo d’oro per i topi d’appartamento, quando la città si svuota prima di Ferragosto: tra le tecniche utilizzate c’è quella dei “bigliettini“ lasciati negli stipiti delle porte d’ingresso.

Se nessuno sposta il foglio per un certo lasso di tempo, per il ladro di turno scatta il via libera perché significa che in quella casa non c’è nessuno. Ma a due ladri che utilizzavano questo escamotage è andata male lo scorso sabato: albanesi di 43 e 31, sono stati arrestati dalla polizia per tentato furto pluriaggravato in concorso in via Baldinucci, zona Bovisa, durante un controllo mirato scattato dopo le denunce di furti nei giorni precedenti in via Candiani. Addosso avevano oltre mille euro in contanti, spille, bracciali, orecchini, anelli e catenine di cui non hanno saputo giustificare la provenienza. Nell’auto i poliziotti hanno trovato attrezzi per lo scasso: fiamma ossidrica, flessibile, piede di porco, guanti, cacciaviti e prolunghe elettriche.