Buccinasco, nei guai i driver che hanno scioperato

La denuncia di Filt Cgil: lettere disciplinari agli autisti che avevano preannunciato la protesta

Un presidio dei driver che lavorano per Amazon (Foto archivio)

Un presidio dei driver che lavorano per Amazon (Foto archivio)

Buccinasco (Milano) -  Lettere di contestazione disciplinare per i lavoratori in seguito allo sciopero. La denuncia arriva dalla Filt Cgil, che per voce del funzionario Roberto Ferrara assicura: "Non lasceremo che passi inosservata una simile ingiustizia". Secondo il sindacato, i driver della filiera Amazon sono stati contestati dall’azienda Carnico srl per lo sciopero cui hanno aderito sabato. "I lavoratori hanno ricevuto le lettere di contestazione disciplinare dell’azienda – spiegano dalla Filt Cgil –. Lo sciopero era stato indetto dalla nostra sigla con precedente dichiarazione all’azienda datoriale e rientrava quindi all’interno del pacchetto delle 24 ore di sciopero dichiarate dalla sigla sindacale".

I driver che si occupano delle consegne per il colosso Amazon, inquadrati sotto l’azienda Carnico che ne gestisce il servizio a Buccinasco nell’hub della zona industriale, precisamente nella “Station Dl04”, "avevano dichiarato al proprio responsabile la loro adesione allo sciopero e si sono fermati dopo quattro ore e mezza di lavoro, interrompendo a metà il loro turno – spiega il responsabile Ferrara –. Ai driver viene ora contestato di essersi allontanati dal luogo di lavoro senza giustificato motivo e di avere quindi arrecato un danno all’azienda committente Amazon Logistic srl".

Insomma, sono arrivate le lettere di richiamo che, secondo i sindacati, potrebbero portare a una "possibile sanzione disciplinare che può tramutarsi in una trattenuta sullo stipendio, fino al licenziamento. I lavoratori, insieme al sindacato, vogliono impegnare questa ingiusta contestazione perché non è ritenuta legittima". Secondo la sigla, infatti, era stato proclamato un pacchetto di 24 ore di sciopero, da decidere in accordo con i driver.

I furgoni impegnati nelle consegne per Amazon si sono fermati, oltre che a Buccinasco, anche a Pioltello, Origgio e in altre città lombarde. I lavoratori chiedono di onorare gli impegni contrattuali, in particolare il riconoscimento del premio di risultato e maggiori tutele nelle fasi di carico e scarico. Secondo i driver, a un incremento del lavoro dovuto agli anni di pandemia non è corrisposto un aumento delle garanzie e dello stipendio. Per questo, i lavoratori hanno indetto scioperi in tutta la Lombardia ma, da quanto riportano i referenti sindacali, solo a Buccinasco sono state contestate le proteste. "Per la Filt Cgil il comportamento dell’azienda Carnico è antisindacale e lede il diritto di sciopero dei lavoratori – conclude Ferrara –. Ci muoveremo nei modi e nelle sedi possibili partendo proprio dalla continuazione dello stato di mobilitazione che in questo momento anima tutta la filiera lombarda".

 

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