
"Buca anomala" all'Ippodromo, i rilievi
Milano, 14 settembre 2015 - "Come sono andati i miei cavalli". Sono state le prime parole appena risvegliato dal coma di Gregorio Arena, il fantino ventinovenne, caduto l'8 settembre durante un allenamento sull'erba della pista Trenno del galoppo a causa di una buca nel terreno profonda 28 centimetri.
A quanto si apprende, il giorno dell’incidente Arena avrebbe fatto una cortesia all’allenatore, che gli aveva chiesto se poteva montargli il cavallo sull’erba con cui poi è caduto, pur non essendo un fantino assunto dalla sua scuderia. Gli allenamenti sull’erba, “lavori” nel gergo delle corse al galoppo, sono gli allenamenti che i purosangue fanno due volte alla settimana, simulando alla massima velocità una vera corsa in coppia o in fila indiana con altri cavalli, mentre le altre mattine corrono su sabbia o trucioli ad andature più moderate. Proprio per questo, spesso gli allenatori affidano questi delicati allenamenti ai fantini e non agli artieri che lavorano quotidianamente per loro. Tra l’altro ogni uscita sull’erba costa al proprietario del cavallo dai 15 ai 20 euro da versare alla società che cura la manutenzione.
Nessuna novità, invece, per quanto riguarda le condizioni di Angel Paula Terase, l'artiere inglese di 52 anni vittima di un analogo incidente a causa della stessa buca. Il pm di Milano Fabio De Pasquale ha nominato l' archeologo forense Dominic Salasarola come consulente della Procura per svolgere una perizia sul perchè si sia formata una buca sospetta sulla pista di allenamento dell'ippodromo del galoppo di San Siro. L'esito della perizia è atteso a giorni.