REDAZIONE MILANO

"Buca anomala" all'Ippodromo: in due cadono da cavallo. Artiere operato, fantino ancora incosciente

Stamani gli agenti della squadra mobile incontreranno il pm Fabio De Pasquale che all'esito dell'incontro deciderà a che titolo aprire formalmente l'inchiesta, in modo di affidare una consulenza tecnica a un agronomo per risalire alle possibili cause della formazione della buca e stabilire se possano esserci delle responsabilità

"Buca anomala" all'Ippodromo, i rilievi

Milano, 9 settembre 2015 - È stata operata nella notte alla testa Angel Paula Terese, l'artiere di 52 anni caduto ieri mattina da cavallo davanti al marito a causa di una buca larga 40 centimetri e profonda 28 (e non 20) comparsa nella pista in erba di allenamento a Trenno dei purosangue del galoppo. La donna è ricoverata al Niguarda. L'intervento non si è invece reso necessario per il fantino 29enne Gregorio Arena che però resta incosciente al San Carlo.

La tragedia si è consumata sotto gli occhi di Fabrizio Camici, allenatore e compagno dell'artiere Angel Paula Terese e acquista dimensioni ancora peggiori se si considera che era arrivata a Milano da 24 ore con tutta la sua scuderia "esasperato dalla scarsa qualità della manutenzione delle piste di Roma". Lo spiegano all'ippodromo di Milano i suoi colleghi, in una giornata di corse dai toni bassi.

La società Trenno, che gestisce l’ippodromo, ha subito dichiarato che i soccorsi sono stati immediati grazie all’ambulanza sempre presente sul posto e al medico di servizio, e che entrambi i fantini indossavano tutte le protezioni obbligatorie previste, il casco e il gilet imbottito. Incolumi i cavalli coinvolti nei due incidenti, Madiam e Pittura d’Arcadia, in sella al quale c’era Arena, fantino con molti successi alle spalle: la prima vittoria l’ha ottenuta a Napoli il 6 dicembre del 2001.

Il fantino Gregorio Arena

Nel frattempo, procedono le indagini sull'accaduto. Stamani gli agenti della squadra mobile che ieri hanno eseguito i sopralluoghi incontreranno il pm Fabio De Pasquale che ha aperto oggi formalmente l'inchiesta sul duplice incidente. Resta massimo il riserbo sul reato ipotizzato, utile a poter disporre gli accertamenti necessari a chiarire le cause della formazione della buca killer sulla pista in erba ed eventuali responsabilità. Presumibilmente verrà affidata una consulenza tecnica a un agronomo per risalire alle possibili cause della formazione della buca e stabilire se possano esserci delle responsabilità. Non è esclusa al momento alcuna ipotesi: né quella dolosa, né quella di un'inadeguata manutenzione della pista.