Brexit, mossa Unicredit Trader trasferiti dalla City a Milano

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Finora a Milano sono arrivate solo le “briciole“ della Brexit, in termini di posti di lavoro e colossi della finanza in fuga dalla City per trovare nuovi approdi europei. Unicredit, però, inverte la rotta, con una decisione che è un segnale positivo per Milano e potrebbe aprire la strada ad altre scelte analoghe. Il gruppo bancario, infatti, sta progettando di spostare la maggior parte dei trader con sede a Londra a Milano, mentre l’amministratore delegato Andrea Orcel cerca di accelerare i piani della banca per spostare più persone nell’Ue dopo la Brexit. A circa 50 persone che lavorano al trading a Londra è stato chiesto di trasferirsi e di decidere se si sposteranno entro la fine dell’anno.

La banca sta anche considerando di spostare alcuni dei suoi trader con sede a Monaco di Baviera nella sua sede italiana. Non sono molti, finora, i big della finanza che hanno scelto di puntare le loro carte su Milano dopo la Brexit, scegliendo di investire invece su altre tradizionali “piazze“ come Francoforte, Parigi o Amsterdam. Il capoluogo lombardo si sta battendo però per ottenere il boccone più ghiotto, il Tribunale unificato dei brevetti dell’Unione europea in cerca di una nuova casa dopo la Brexit. Milano si candida in particolare per ospitare la sede del Tub con competenza su farmaco e scienza della vita. Nei giorni scorsi il sindaco Giuseppe Sala aveva anche mandato una lettera al Governo, sollecitandolo: "D’accordo che non hanno ancora deciso i tempi – aveva spiegato Sala – ma cominciate a discuterne con gli altri Paesi, perché evidentemente alla fine le cose si giocano tramite le relazioni con i Paesi".

A.G.

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