Tribunale dei brevetti, ok mozione alla Camera ma senza citare Milano come sede

Passa il documento di Lega e M5S che impegna il governo per portare la sede da Londra all'Italia. Sala: "Impensabile sede diversa"

Il Pirellone

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Milano, 9 aprile 2019 - L'Italia ambisce a conquistare la sede del Tribunale internazionale dei brevetti ma non si lega le mani sulla città più vocata a questo scopo. Finisce con l'approvazione della mozione Lega-M5S il dibattito alla Camera sulla collocazione del Tribunale dei Brevetti, oggi situato a Londra, ma che con la Brexit 'espatrierà' nell'Europa continentale, dove Milano si è candidata a ospitarlo. Ma nella mozione gialloverde, approvata con 245 sì e l'astensione dei gruppi di opposizione, il nome del capoluogo lombardo non compare proprio. Il documento - sottoscritto da D'Uva (M5S) e Molinari (Lega) - impegna il governo "a mettere in atto tutte le iniziative concrete, affinché l'Italia, in qualità di Paese europeo sul 'podio' degli Stati membri per numero di brevetti depositati, possa ottenere il trasferimento della sezione specializzata della divisione centrale del Tribunale unificato dei brevetti (Tub) ad oggi assegnata a Londra, al fine di garantire la piena funzionalità dello stesso". "Per avere il maggior consenso possibile intorno alla candidatura - ha spiegato in aula alla Camera Simone Billi (Lega) - la nostra mozione impegna il governo, ma lasciandogli la massima flessibilità per ottenere il risultato di spostare la sede del tribunale unitario dei brevetti dalla Gran Bretagna all'Italia". Le altre mozioni - presentate da Fi, Pd e Fdi - che invitavano il governo a sostenere "concretamente" e in "tutte le sedi competenti" la candidatura di Milano, sono state tutte respinte da voto dell'aula. Sull'argomento il sindaco di Milano Giuseppe Sala è stato categorico: "Impensabile una sede diversa da Milano".

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