MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, il box diventa casa dei disperati

Scorribande nel palazzo popolare di via Beniamino Della Torre

Ninfa Monteleone indica il box che era stato occupato (NewPress)

Milano, 31 luglio 2018 - Box aperti e trasformati in rifugi di fortuna da disperati e senza dimora. Succede nel palazzo popolare di proprietà del Comune e gestito da MM di via Don Francesco Beniamino della Torre 5, zona Quarto Oggiaro, che ha un alto tasso di inquilini disabili.

«Molti non scendono neppure nei sotterranei e non utilizzano le cantine», spiegano i residenti che lanciano l’allarme. Di conseguenza c’è chi ne approfitta. E sabato scorso c’è chi si è trovato faccia a faccia con un intruso che aveva occupato un box trasformandolo nella sua dimora e chiudendolo dall’interno. Un caso raccontato da Ninfa Monteleone, “sentinella” del quartiere sempre a spasso con la sua carrozzina e fondatrice dell’associazione Social life, a fianco degli ultimi e dei più fragili. «Un inquilino mi ha chiesto aiuto perché il suo box risultava chiuso ma la serratura non funzionava. Giorni prima in quel box era stato trovato un uomo giovane che dormiva all’interno. Alla richiesta di chi fosse, aveva risposto che era lì in affitto».

E mentre sabato Ninfa e l’inquilino intestatario del box aspettavano «invano», sottolinea la donna, nell’atrio del palazzo le forze dell’ordine, «abbiamo visto uscire un ragazzo di circa 20 anni. Mi è venuto il sospetto potesse essere lui, all’interno del box». Una volta tornati nel sotterraneo, il locale era aperto. «Dentro c’erano sigarette, un materasso, una coperta e varie bottiglie di birra. Il ragazzo poteva essere lo stesso che era stato visto nei giorni precedenti. Abbiamo chiamato le forze dell’ordine ed MM ma non si è fatto vivo nessuno. Siamo stati poi avvisati da MM che nei giorni successivi avrebbe provveduto allo smaltimento delle masserizie». Cumuli di vecchi mobili, coperte e oggetti vari invadono diversi spazi comuni. «Pure la mia cantina tempo fa era stata aperta e utilizzata come toilette. E l’addetto alle pulizie ha segnalato presenza di escrementi umani in cantina e sulle scale». Monteleone chiede aiuto e presenterà un esposto alla polizia. «Viviamo in uno stabile di 70 famiglie di cui il 90 per cento ha gravi disabilità sia fisiche che cognitive. Manca il custode e pure un sistema antiincendio efficace. La presenza di estranei nel palazzo non garantisce sicurezza a nessuno e soprattutto non è esclusa l’ipotesi che possano essere svolte attività illecite». MM, interpellata, fa sapere di essere pronta a provvedere alla «rimozione di materiale non previsto nelle parti comuni».