Milano, la carica dei 5mila per il botellon: "Discoteca sotto le nostre finestre"

Piazza Leonardo teatro del party “annunciato” dal collettivo Lambretta. Raccolti 1.400 chili di bottiglie

La folla di ragazzi davanti al Politecnico e cestoni stracolmi di rifiuti

La folla di ragazzi davanti al Politecnico e cestoni stracolmi di rifiuti

Milano - Musica con dj set su furgone, fuochi d’artificio, fiumi di alcol. Piazza Leonardo Da Vinci è stata meta del “botellon“ per i 10 anni del collettivo Lambretta, venerdì sera. La festa ha richiamato una folla di (almeno) 5mila ragazzi e ragazze sui prati davanti al Politecnico. Una marea di giovanissimi, molti studenti attirati dal tam tam social, e tanti senza mascherine, in barba al Covid. "Noi ci siamo ritrovati una discoteca sotto le nostre finestre. Un rumore infernale, che si sentiva anche con i doppi vetri. Il portone del nostro condominio è stato utilizzato come toilette. Impossibile anche rientrare con l’auto nei box per la massa di persone che ostruivano gli accessi. Un incubo", racconta una residente, tra i cittadini che chiedono alle istituzioni di intervenire. Perché le stesse scene, con altri party, si erano verificate l’ultima domenica di marzo e non solo. "La piazza è stata riqualificata di recente. E in certi punti è già sparita l’erba".

Per non parlare della sporcizia. Nonostante l’impegno ("Aiutaci a tenere pulita la piazza", l’avviso sulla pagina botellon.milano), l’Amsa ha dovuto comunque potenziare il servizio di pulizia ieri mattina. E in accordo con il Comune aveve già posizionato 30 cassonetti per il vetro raccogliendo 1.400 chili di bottiglie. Segno che di alcol ne sia circolato parecchio. Due persone sono state soccorse per intossicazione etilica: una ragazza di 23 anni, accompagnata in codice giallo all’ospedale Fatebenefratelli, e un uomo di 48, trasportato in verde all’Istituto clinico Città Studi. L’evento era autorizzato? Il collettivo Lambretta aveva preavvisato la Questura, che ha organizzato un dispositivo per evitare problemi di ordine pubblico. "Ma per una manifestazione così, con migliaia di persone, occorrono autorizzazioni oltre al pagamento della tassa per l’occupazione di suolo pubblico", tuona Marco Cagnolati, consigliere del Municipio 3 di Forza Italia. "Mi domando, poi – scrive l’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato – se i promotori abbiano pagato la Siae per la musica e se abbiano emesso scontrini per la merce e l’alcol venduti".

 

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