
Milano, 25 agosto 2020 - Più camere sul mercato: è l’effetto Coronavirus. E si sente anche a Milano, che registra un record: la disponibilità di stanze su base annuale schizza a +290.
Dopo anni in cui con la fine di agosto scattava la caccia al posto letto e accaparrarsi una stanza diventava un’ardua impresa, l’anno del Covid registra un’impennata nell’offerta. La fotografia è scattata dall’Ufficio Studi di Immobiliare.it che ha fatto il punto sul comparto delle locazioni di stanze e posti letto nelle principali città universitarie. Il Covid-19 ha avuto come effetto collaterale quello di svuotare, da Nord a Sud, le stanze generalmente affittate agli studenti e ai lavoratori fuorisede. A livello nazionale la disponibilità di camere rispetto al 2019 è più che raddoppiata (+149%). Milano - che è sempre stata la città dei record - anche quest’anno non si smentisce. Ma è in buona compagnia, seguita da Bologna (+270%). L’offerta è quasi triplicata a Padova (+180%) e Firenze (+175%) e raddoppiata a Torino (108%), Roma (+130%) e Napoli (+100%).
Aumenta l’offerta, prezzi stabili dopo anni di impennata, con le dovute eccezioni. Anche secondo l’ultimo rapporto di “Solo Affitti“ durante la pandemia il costo degli affitti per studenti universitari si è addirittura ridotto notevolmente nella maggior parte delle città. Sono escluse però dall’elenco Milano, Bologna, Roma e Napoli.
"Una buona notizia ci sarebbe da pensare - dichiara Camilla Guarino, coordinatrice di Link Coordinamento Universitario - se già durante la pandemia decine di migliaia di studenti non fossero stati costretti a lasciare le proprie stanze perché impossibilitati a pagarle, se in questi mesi non vi fosse stata una generale contrazione dei redditi degli studenti e delle proprie famiglie, e se, dall’altra parte, vi fosse stata da parte del Governo una risposta forte in merito all’emergenza affitto, come il contributo affitto nazionale che abbiamo richiesto assieme all’Unione Inquilini e a Pensare Urbano". A Milano una singola continua a costare - in media - 600 euro, a Roma quasi 450, a Bologna quasi 400.