Bologna, la strage è sempre qui In un libro l’orrore che non passa

Per i giudici di primo grado che hanno condannato all’ergastolo come esecutore anche il neofascista Paolo Bellini, c’è "precisa ed eclatante prova" del fatto che il capo della P2 Licio Gelli contribuì a organizzarla. La strage di Bologna, a più di 42 anni da quel tragico evento, non ha ancora finito di svelare i suoi segreti.

Domani alle 18 alla Casa della Memoria, in via Confalonieri 14, del più grave attentato della storia italiana del dopoguerra si torna a parlare in occasione della presentazione del libro di Paolo Morando "La strage di Bologna. Bellini, i Nar, i mandanti e un perdono tradito". Lo sfondo dell’ultimo processo ha riguardato infatti, per la prima volta, mandanti e organizzatori della strage.

Insieme a Morando, giornalista e scrittore che ha pubblicato anche un saggio su Vincenzo Vinciguerra, l’ergastolano nero mai pentito della strage di Peteano, domani alla Casa della Memoria affontano le vicende di quegli solo apparentemente lontani anche Saverio Ferrari, che da sempre dirige l’Osservatorio Democratico ed è a sua volta autore di libri sull’ultradestra milanese, e Angelo Longhi della segreteria Anpi di Milano e provincia.

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