ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Bollate dà l'addio allo storico mercatino dell’antiquariato

Il Comune ha assunto la difficile decisione per il sempre mancato rilancio, il calo di ambulanti e l’invasione di venditori abusivi

Le storiche bancarelle dell’antiquariato di Bollate

Bollate (Milano), 7 gennaio 2021 - Diversi tentativi di rilancio non andati a buon fine. La proposta di un trasloco nel Borgo di Castellazzo non gradita. E nel corso degli anni la continua riduzione del numero di ambulanti autorizzati a fronte dell’invasione di venditori abusivi. Il mercatino dell’usato e dell’antiquariato di Bollate, un vero e proprio pezzo di storia della città, chiude i battenti per sempre. Lo ha deciso la Giunta comunale di centrosinistra dopo l’ennesimo e ultimo tentativo di promuovere il mercatino di piazza della Resistenza, angolo via Verdi.

Presente dagli anni Ottanta nel centro storico bollatese, con più di 150 antiquari, centinaia clienti che la domenica mattina arrivavano da Milano e da tutta la Lombardia per acquistare pezzi rari, dai mobili ai libri, dai suppellettili ai quadri, per decenni il mercatino è stato il punto di riferimento per chi vendeva e acquistava oggetti d’antiquariato. Un glorioso passato, fatto di storie, incontri e scambi. Nell’ultimo decennio il progressivo declino.

«Gli ambulanti con licenza – spiega il sindaco Francesco Vassallo – sono rimasti 17 rispetto a 90 posti a disposizione; e di questi ambulanti solo 5 o 6 erano sempre presenti. Nelle scorse settimane, prima di arrivare alla decisione finale, li abbiamo convocati ma se n’è presentato solo uno. Considerato che le concessioni di posteggio erano scadute il 31 dicembre e che l’eventuale rinnovo sarebbe stato per altri 12 anni, abbiamo deciso di sospendere il mercatino da domenica scorsa dopo un’ultima valutazione in Giunta. In questi anni tutte le Amministrazioni comunali hanno messo in campo azioni di coinvolgimento degli operatori per avviare un rilancio, sono stati fatti questionari per raccogliere idee e suggerimenti e proposta una minor frequenza dell’appuntamento. Avevamo trovato un accordo con la proprietà del Borgo di Castellazzo che era disponibile ad accogliere gli ambulanti, poteva essere un’operazione di marketing territoriali per entrambi, ma gli operatori non hanno accettato il trasferimento".

Nel frattempo sono aumentati gli abusivi tra legittime lamentele degli ambulanti con regolare licenza nonché i controlli della polizia locale per porre fine ad una situazione di illegalità e continuo calo dei clienti. Alla fine, l’epilogo: "Non è stata una decisione facile, dispiace anche a noi, ma non c’erano le condizioni per continuare a mantenere il mercatino".