Bimbo morto cadendo a scuola: caso chiuso per la maestra assolta

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Non finirà in Cassazione la tragedia del bimbo morto a scuola. Sarà a breve definitiva, infatti, l’assoluzione decisa dalla Corte d’appello - ribaltando la condanna di primo grado - per la maestra della scuola Pirelli imputata di omicidio colposo, in concorso con un’altra docente e una bidella, per il caso del piccolo Leonardo di 5 anni e mezzo (nella foto) precipitato nella tromba delle scale dell’istituto milanese nell’ottobre 2019.

La Procura generale ha deciso, infatti, di non ricorrere in Cassazione. In primo grado la maestra era stata condannata ad un anno in abbreviato, mentre in appello è stata assolta. Nonostante "l’omissione di cui si è resa responsabile", hanno scritto i giudici, quella "di avergli consentito di andare in bagno da solo", va tenuto conto che il bambino "veniva a un certo punto ugualmente preso in carico" dalla collaboratrice scolastica (che ha patteggiato 2 anni) e che "aveva un’autonoma posizione di garanzia nel riportarlo in classe sano e salvo". Secondo la Corte, dunque, "non può essere ritenuto sussistente con certezza il nesso di causalità tra la iniziale condotta colposa e omissiva" della maestra e la morte del piccolo. In parole povere, la maestra sbagliò mandando il bimbo da solo ai bagni, ma lui precipitò tornando in classe, quando avrebbe dovuto tenerlo d’occhio la bidella.

La Procura generale e il pm Letizia Mocciaro, titolare dell’inchiesta, hanno deciso di non ricorrere contro il verdetto, tenendo conto anche dell’aspetto tragico, sotto i tutti i punti di vista, della vicenda. Nel frattempo, il processo con rito ordinario all’altra maestra, quella di sostegno, è ancora in corso.

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