La serie di furti non è passata inosservata, ma fino a due giorni l’autore non era stato ancora individuato. Martedì pomeriggio, però, l’ultimo episodio ha fatto scattare un’indagine-lampo dei carabinieri della stazione Monforte, che hanno denunciato una bidella di 35 anni. Sì, perché i colpi, tutti di piccola entità e che fanno pensare più a una cleptomane che a una ladra, sono andati tutti in scena al liceo scientifico Einstein nei giorni scorsi. L’altroieri, la preside dell’istituto ha chiamato i militari per segnalare che poco prima una docente si era accorta che qualcuno le aveva sfilato 30 euro dalla tasca della giacca appesa in sala professori. Gli investigatori dell’Arma hanno visionato le immagini di una telecamera di videosorveglianza, che hanno inequivocabilmente inchiodato la collaboratrice scolastica. A quel punto, i carabinieri hanno esteso la perquisizione all’abitazione della donna, recuperando un giubbotto, un paio di auricolari Airpods e alcune tazze, tutti oggetti spariti dall’Einstein nel recentissimo passato.
Così è scattata la denuncia a piede libero. Non basta. Sì, perché la condotta della bidella potrebbe generare a cascata pesanti conseguenze anche sul piano lavorativo: è evidente, infatti, che la trentacinquenne ha messo in atto comportamenti incompatibili con il suo ruolo; in arrivo una pesante sanzione disciplinare.
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