Biblioteca scolastica, miniera di tesori

Alla scoperta di un luogo che permette agli studenti di compiere viaggi meravigliosi con la fantasia e di imparare divertendosi

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Le biblioteche scolastiche sono per tutti gli studenti un luogo importante per acquisire nuove conoscenze e nuove abilità, perché dà loro la possibilità di trovare testi di tanti generi, stimolando la loro curiosità e invogliandoli ad immergersi in nuovi mondi e a viaggiare con la fantasia. Una buona biblioteca scolastica, quindi, migliora i risultati degli alunni perché fa imparare loro nuovi concetti in modo divertente e accattivante.

Inoltre è utile anche agli studenti con disturbi dell’apprendimento (D.S.A.) oppure appena arrivati in Italia da altri Paesi, che hanno bisogno di testi specifici con font particolari oppure in altre lingue.

La biblioteca quindi arricchisce la cultura, sviluppa l’immaginazione, ma rende anche gli alunni dei cittadini più responsabili, facendoli sentire parte di una comunità. Questo luogo, infatti, può essere un punto centrale di aggregazione in cui i ragazzi possono stare insieme, leggere, partecipare ad attività, fare ricerche e confrontarsi. Le biblioteche hanno statisticamente un impatto positivo sui risultati degli alunni e li aiutano a raggiungere gli obiettivi didattici stabiliti dalle linee guida ministeriali.

Fare parte di una comunità comporta seguire delle regole ed anche queste sono formative per lo sviluppo della persona. Ad esempio ci sono quelle che riguardano la restituzione del libro: di solito la durata del prestito è di un mese e se l’alunno per varie ragioni non avesse finito il libro, può prolungare il periodo del prestito; non si può prendere più di un libro contemporaneamente e questo deve essere riconsegnato nelle stesse condizioni di prima, altrimenti si deve dare una somma di risarcimento; chi dopo lo scadere del prestito non restituisce il libro, verrà sollecitato a farlo, altrimenti gli sarà addebitato il prezzo del volume; entro la fine della scuola tutti i libri devono essere restituiti.

In Italia il valore della biblioteca scolastica non è ancora completamente compreso, anzi è sottovalutato, poi la pandemia non ha aiutato perché alcune biblioteche non sono ancora funzionanti. Solo poche persone purtroppo pensano che sia una risorsa didattica e per lo più non è considerata un’infrastruttura indispensabile per il funzionamento della scuola.

Alcuni stati europei possono essere presi a modello per delle iniziative che potrebbero essere attuate anche in Italia. Il Portogallo, ad esempio, ha istituito sia la figura del Professore Bibliotecario sia quella del coordinatore. Il primo si occupa della gestione e del funzionamento della biblioteca, il secondo si occupa del coordinamento delle varie biblioteche. In Croazia dal 2001 è stata approvata una legge che istituisce il ruolo del bibliotecario scolastico. Esiste un percorso universitario per acquisire le competenze per diventare bibliotecario. Anche in Francia c’è un insegnante che si occupa della biblioteca, però solo nella scuola secondaria di secondo grado.

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