Milano, biblioteca europea: due navate e una serra. Accoglierà 2.5 milioni di libri

Vince il progetto di Lunati, opera finanziata con i 101 milioni del Pnrr. Lavori conclusi entro il 2026. Sala: caratterizzerà Porta Vittoria

L’area interessata è ora in disuso e sottratta all’utilizzo pubblico

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Due navate trapezioidali in vetro e metallo con dentro una serra coperta. La nuova Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic) sarà un tempio del sapere pensato per accogliere 2,5 milioni di libri e 2 mila studenti e ricercatori in spazi eco-compatibili e verdi. Il sindaco Giuseppe Sala, il presidente della Fondazione Beic Francesco Paolo Tronca e il numero uno della commissione giudicatrice Stefano Boeri ieri mattina nella Sala Alessi di Palazzo Marino hanno svelato il progetto vincitore (su 44 proposte arrivate) del concorso internazionale per la realizzazione del polo culturale.

Il team che si è aggiudicato il primo premio è formato dai progettisti Angelo Raffaele Lunati (capogruppo con Onsitestudio), Manuela Fantini, Marcello Cerea, Giacomo Summa, Francesca Benedetto, Luca Gallizioli, Giancarlo Floridi, Davide Masserini, Antonio Danesi, dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino, Fabrizio Pignoloni e dalla collaboratrice Florencia Collo. Un team tutto italiano. L’iter per la costruzione della Beic è appena all’inizio. Dopo la consegna dei progetti definitivi ed esecutivi, si potrà procedere alla gara d’appalto e quindi all’avvio dei lavori veri e propri, in calendario a partire dal 2024 per terminare entro il 2026. La chiusura del cantiere entro quattro anni e mezzo è una scadenza obbligata: la Beic, infatti, è finanziata con 101,5 milioni di euro provenienti dal Piano nazionale di impresa e resilienza (Pnrr) che impone la conclusione degli interventi entro il 2026.

La localizzazione della nuova biblioteca resta Porta Vittoria, la stessa indicata vent’anni fa, quando l’idea della Beic venne lanciata dall’amministrazione guidata dal sindaco Gabriele Albertini. La struttura sarà collocata in un’area di 30 mila metri quadrati compresa tra viale Molise, via Cervignano, che diventerà pedonale, a est ed ovest, e via Cena e via Monte Ortigara, a nord e sud. Un’area semicentrale, ben collegata dai mezzi pubblici: nelle vicinanze c’è la fermata “Porta Vittoria’’ del Passante ferroviario e presto ci saranno anche la fermata “Dateo’’ della nuova linea 4 del metrò.

Sala, soddisfatto per l’assegnazione del progetto al team Lunati, sottolinea che "Porta Vittoria è un quartiere importante che merita grande attenzione e una caratterizzazione per oggi e per il futuro". Per quanto riguarda i finanziamenti, resta un nodo ancora da sciogliere: per realizzare la Beic basteranno i 101,5, milioni di euro del Pnrr o andranno integrati con altri fondi? Il primo cittadino replica con un secco "no" alla seconda domanda e ricorda: "Ho fatto presente che i soldi sono quelli e bisogna farseli bastare. La verità è che per Milano il Pnrr è un’opportunità e senza di esso la Beic non si sarebbe potuta fare". Il numero uno di Palazzo Marino, infine, ribadisce che "a un anno dalla rielezione, a inizio ottobre, presenteremo la promessa concreta per la Milano del 2026, fatta di opere per cambiare la città".

 

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