
Betulle, polemica sull’accorpamento. A rischio la segreteria dell’istituto
Una mobilitazione spontanea tra i genitori degli alunni dell’Istituto comprensivo Betulle ha recentemente portato alla raccolta di oltre 300 firme per chiedere il mantenimento della segreteria scolastica nella sua sede storica ossia nella scuola media Vivaldi. La richiesta è stata inviata al ministero dell’Istruzione, all’Ufficio scolastico regionale, all’Ufficio scolastico territoriale di Milano, al Comune di Pieve Emanuele e agli Istituti comprensivi coinvolti.
"Il prossimo anno scolastico, infatti, vedrà l’accorpamento degli istituti comprensivi del territorio, un cambiamento che comporterà una riorganizzazione della gestione amministrativa e didattica dell’intero contesto educativo di Pieve Emanuele, con una possibile centralizzazione della segreteria su via Viquarterio. I genitori temono che questo possa creare disagi, soprattutto per coloro che hanno difficoltà di mobilità o che necessitano di un accesso agevole ai servizi scolastici". Nicola Torri, presidente del consiglio dell’istituto ha evidenziato l’importanza di mantenere un presidio amministrativo alla Vivaldi. "Questa soluzione garantirebbe continuità e un servizio più efficiente per le famiglie, facilitando le procedure burocratiche e rispondendo prontamente alle esigenze quotidiane di alunni, genitori e personale scolastico". Nessuna risposta è però ancora pervenuta da parte delle istituzioni contattate. "In qualità di presidente del consiglio dell’istituto mi aspettavo che le istituzioni fossero al fianco dei cittadini e dei genitori, pronti a dialogare per trovare una soluzione condivisa", ha dichiarato Torri.
Sulla vicenda interviene il sindaco di Pieve, Pierluigi Costanzo: "La raccolta firme sicuramente rappresenta uno strumento democratico, ma in questo caso sinceramente non se ne capisce il motivo visto che giunge senza che nessuno abbia preso alcuna decisione in merito sullo spostamento in Viquarterio degli uffici della nuova e unica direzione didattica. Detto questo in vista dell’accorpamento degli istituti scolastici, per quanto riguarda l’Amministrazione nulla in realtà cambierà, né a livello di approccio collaborativo, né di scelte relative al Piano per il diritto allo studio. Sulle scelte strettamente di competenza scolastica e didattica come il dove collocare la direzione didattica, invece, l’Amministrazione, non potrà intervenire".