GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Berlusconi: "Ho voluto io la Moratti per rafforzare la Regione"

All’ex sindaco l’assessorato alla Sanità e la vicepresidenza della Giunta: il colpo di reni di Silvio Berlusconi, che ora rivendica il risultato ottenuto

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di Giambattista Anastasio

Solo il tempo dirà se sia stata o no una buona scelta quella di affidare a Letizia Moratti un assessorato oggi più che mai delicato come quello alla Sanità lombarda. Per ora l’unica certezza è che la nomina dell’ex sindaco nonché ex ministro all’Istruzione, nonché ex presidente della Rai, rappresenta un successo per Silvio Berlusconi. Un successo di quelli del quale il leader di Forza Italia non sembrava più capace per effetto dell’emorragia di consensi (e di uomini) che affligge il suo partito anche in Lombardia e dei nuovi equilibri interni al centrodestra, che ha nella Lega il partito egemone. Quella Lega che fino a pochi giorni fa sembrava decisa a puntare su Gian Vincenzo Zuccotti, preside della facoltà di Medicina della Statale di Milano, come nuovo assessore regionale al Welfare in sostituzione del forzista Giulio Gallera. Quella Lega di cui fa parte anche Samuele Piscina, il giovane presidente del Municipio 2 che su Facebook ha definito "vecchietto" il fondatore di Forza Italia provocando la reazione dei forzisti ma anche, a dire il vero, la presa di distanza del Carroccio. Eccolo, allora, il colpo di reni del "vecchietto". Inaspettato. E rivendicato ieri, una volta annunciata la Giunta Fontana-bis: "La nuova squadra della Regione rilancia e rafforza il modello Lombardia con apporti di assoluto prestigio – dice Berlusconi –. Fra essi, particolarmente significativo quello di Letizia Moratti, che assume la vicepresidenza e la responsabilità del Welfare, prendendo la guida del sistema sanitario lombardo nel momento più delicato del contrasto alla pandemia. La Moratti dimostrerà la stessa autorevolezza, determinazione ed efficienza di cui ha dato tante volte prova, come ministro del mio Governo, come presidente della Rai, come sindaco che ha portato l’Expo a Milano. Ho voluto personalmente Moratti in questo ruolo – ecco la sottolineatura –, a fianco del presidente Attilio Fontana, per rafforzare l’efficenza e l’autorevolezza della regione simbolo del buon governo del centrodestra". Da capire, ora, se il via libera alla Moratti da parte del leader leghista, Matteo Salvini, sia finalizzato anche a far rientrare i dubbi di Berlusconi sulla candidatura a sindaco di Roberto Rasia Dal Polo, al quale Berlusconi preferirebbe altri, ad esempio Maurizio Lupi. Intanto nel centrodestra l’unico controcorrente è l’ex sindaco Gabriele Albertini: "Devo ritenere che se i milanesi non l’hanno rieletta per il secondo mandato la sua gestione della città sia stata insufficiente. La Giunta Moratti è stata segnata da una profonda discontinuità rispetto alla mia. Ottenere l’Expo – ammette però Albertini – è stato un successo che le va riconosciuto".

 

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