
di Annamaria Lazzari
Ha riaperto The Space Cinema Odeon, dopo un lockdown che si protraeva dal 23 febbraio. Tante le novità, a partire dalle regole post-pandemia che vigono anche nel multisala di via Santa Radegonda. Ma l’atmosfera, una volta varcato il portone in vetro e radica, è rimasta la stessa. Tra storia - l’Odeon è stato inaugurato nel 1929 - e stile monumentale, con un trionfo di marmi, colonne, balaustre, nicchie, drappeggi, lampadari. "In questi mesi abbiamo ricevuto molti messaggi dai nostri spettatori che non vedevano l’ora che riaprissimo. Quando abbiamo riacceso le luci per fare i lavori molti ci bussavano per chiedere notizie", racconta Andrea Calvani, direttore dell’Odeon che indossa, come tutti i suoi dipendenti, maschera e guanti. Ieri per i primi due spettacoli – alle 17.40 e 17.50 – si sono totalizzati 13 spettatori, di cui 4 bambini. Pochini. Il fatto è che le novità in questa stagione latitano per una scelta che non dipende dalle sale cinematografiche ma dalla distribuzione.
Il primo film a inaugurare il post lockdown è stato Sonic, mix di animazione e avventura diretto da Jeff Fowler, già uscito il 23 febbraio, e poi Skyfall di Sam Mendes, che risale addirittura al 2012, ventitreesimo capitolo della saga di 007. Il "rito" di andare al cinema vince sul prodotto, secondo Alejandra Meyer, argentina di origine e milanese di adozione, con sua figlia di 8 anni: "Siamo contentissime. Per me e mia figlia Vittoria è un rito prepararci e poi andare in centro al cinema. Quando arrivi in sala, il buio ti fa entrare come in un altro mondo. Vedere un film in streaming? Non è proprio la stessa cosa", dice la mamma cinefila. All’Odeon vige un preciso protocollo. "La prima regola è il distanziamento che bisogna osservare sia in sala che nel foyer, come indicato dalla segnaletica sul pavimento", spiega il direttore del multisala. La normativa ha ridotto la capienza di circa la metà rispetto agli originali 2.563 posti: "Solo conviventi e persone dello stesso gruppo familiare possono sedersi vicini, per tutti gli altri vale il rispetto di 1 metro".
In tutti gli ambienti interni del cinema è obbligatorio indossare la mascherina ma "in sala è possibile toglierla quando si mangiano i popcorn", precisa il direttore. Su dieci sale ne hanno aperte nove: rimane chiusa la Suite da 32 posti. L’altra parola d’ordine è l’igiene. Prima di entrare in sala è obbligatorio lavarsi le mani con il gel e scrivere i propri dati in un elenco di presenze. "Lo staff è stato adeguatamente formato sul protocollo di sicurezza. Tutti gli ambienti vengono puliti e igienizzati regolarmente nel corso della giornata. Ogni poltrona è disinfettata dopo ogni spettacolo e i bagni una volta ogni ora. Per chi rimane in città il cinema è uno dei posti al chiuso più sicuri da frequentare, oltre ad essere un approdo fresco, lontano dal caldo" afferma il responsabile.