La band ucraina
Paderno Dugnano (Milano), 5 settembre 2022 - "Scusa ma è illegale nel nostro Paese fare un concerto per raccogliere fondi per la guerra. Ti ridiamo i soldi. Non ci possiamo fare niente, rischiamo di essere arrestati". Così i titolari dello Slaughter Club di Paderno Dugnano, in provincia di Milano, hanno comunicato a Serhiy Zhadan, il più noto artista ucraino, che il suo concerto dello scorso 2 settembre era stato annullato.
"Ma è un tour di solidarietà, non ci compreremo armi ma solo automobili...", ha risposto il 48enne frontman della rock band di Kharkiv "Zhadan and the Dogs", che si è esibita in Austria, Polonia, Slovacchia, Austria, Germania, Lituania, Lettonia e Estonia. Secca, però, la replica del locale: "Non avete scritto questo su Facebook. Scusateci, ma non possiamo rischiare".
Il 31 agosto è stato lo stesso Serhiy Zhadan, vincitore di vari premi internazionali e candidato al Nobel, a comunicare sui social la cancellazione del concerto a Paderno Dugnano. Un post decisamente amaro: "Perché, in realtà, abbiamo cancellato il concerto a Milano? Perché alcuni europei continuano a fare pacifismo con due pesi e due misure e credono sinceramente che, pur proteggendo la loro vita e il loro Paese, gli ucraini stiano violando alcune delle loro idee di pace e armonia. E quelli che cercano di sostenere i propri connazionali nella lotta contro stupratori e saccheggiatori sono fascisti ed estremisti. Onestamente sono disgustato. Mentre gli Ucraini mantengono il quadro dell'Europa libera, gli europei sono pigri e cercano di non entrare in politica. Sembra che il Novecento non abbia insegnato a tutti la responsabilità".
Il caso ha scatenato una bufera social. "Sostenitori del fascismo russo! Vergogna!": è uno dei tanti messaggi pubblicati sulla pagina Instagram dello Slaughter Club, dopo che il locale ha annullato il concerto della band ucraina. Su Facebook, invece, in molti sostengono la scelta del club.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro