
Bruce Springsteen in concerto a San Siro
Milano, 3 settembre 2017 - Legge l'articolo del Giorno sullo scandalo dei bagarini on line che la fanno da padroni per i biglietti del derby Inter-Milan del prossimo 15 ottobre e commenta sul suo profilo Facebook: «Come ho sempre detto e scritto, il problema delle speculazioni sull’amore dei fan non riguarda solo la musica pop e rock, ma anche il calcio, il basket e i musical. Quello che deve essere chiaro è che non è vero che non si può limitare ed evitare, come molti scrivono». Parola di Claudio Trotta, fondatore della Barley Arts e storico promoter dei concerti di Bruce Springsteen allo stadio di San Siro.
Lo scorso gennaio, durante un convegno al Teatro Franco Parenti, Trotta ha lanciato l’Osservatorio permanente anti-bagarinaggio on line. L’obiettivo? Far chiudere i siti Internet di secondary ticketing, i siti che «rastrellano» biglietti per partite e concerti e li rivendono al triplo o al quadruplo del prezzo ufficiale, come sta avvenendo anche per la Stracittadina di metà ottobre al Meazza. «All’incontro che abbiamo organizzato a gennaio al Parenti – aggiunge Trotta interpellato dal Giorno – l’intera filiera ha detto a chiare lettere che il secondary ticketing non è una pratica di mercato legata alla domanda e all’offerta, ma è una speculazione e un crimine». Un crimine? Le leggi italiane non prevedono la chiusura dei siti di secondary ticketing. Il promoter, però, ricorda che la Procura di Milano ha aperto un fascicolo sui due concerti dei Coldplay del 3 e 4 luglio scorsi a San Siro: quei biglietti erano andati «sold out» dopo pochi minuti sul sito autorizzato Ticketone ed erano finiti subito dopo in massa sui siti di bagarinaggio on line. «L’atto del pm di Milano è fondamentale, se ci sarà un rinvio a giudizio degli organizzatori del concerto dei Coldplay (Live Nation, ndr) l’impatto della vicenda sarà cruciale per il futuro – continua Trotta –. Una delle poche soluzioni per risolvere il problema è il biglietto nominale, ma serio e vero, non come gli attuali, ad esempio quelli per le partite di calcio, che sono biglietti nominali pensati solo per non far entrare allo stadio i soggetti pericolosi, non per evitare il fenomeno del secondary ticketing».
Trotta, infine, afferma che «questa battaglia non può essere solo italiana, deve essere internazionale» e annuncia: «Il 22 settembre sarò ad Amburgo per partecipare al Reeperbahn Festival che ha un panel sul secondary ticketing. Lì dirò che serve un’unione europea di tutti i soggetti e i promoter che stanno lottando contro il bagarinaggio on line. Bisogna andare tutti uniti a Bruxelles a chiedere una legislazione europea che sancisca che questi siti di secondary ticketing devono essere chiusi e questa pratica bandita perché criminale».
massimiliano.mingoia@ilgiorno.net