REDAZIONE MILANO

Mai più soli nell’estate in città: arriva la badante di condominio

Servizio sperimentale in un palazzo di 150 famiglie, paga il Comune di Marianna Vazzana

Badante di condominio

Milano, 25 luglio 2015 - Una parola gentile oppure una mano tesa sulle scale. Basta poco per squarciare la solitudine e per ridare il sorriso. Soprattutto d’estate, quando le città si svuotano e molti negozi chiudono per ferie. Ma non solo. A disposizione degli anziani, ora, c’è la “badante di condominio”, un’assistente familiare condivisa in grado di fornire aiuto a persone fragili ma comunque autonome, che non necessitano di un supporto h24. L’esperimento ha preso il via ieri in piazzale Dateo, a Milano, in un caseggiato popolare che ospita 150 famiglie, sede di una postazione di Custodia sociale e di sei alloggi protetti gestiti direttamente dall’amministrazione comunale. Un servizio che a poco a poco si estenderà anche alle altre zone della città. Si parte con sei anziani assistiti per 24 ore a settimana. Saranno aiutati a sbrigare commissioni quotidiane, nella pulizia della casa e negli spostamenti.

Soprattutto «la badante di condominio - ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali del Comune, Pierfrancesco Majorino - può aiutare le persone a conoscersi e a ricostruire quel tessuto sociale che potrebbe perdersi. È uno strumento utile alle famiglie che cercano personale qualificato, con una particolare attenzione alle persone in difficoltà». Fa parte dell’insieme dei servizi alla domiciliarità offerti dal Comune. «Per l’assistenza domiciliare - afferma Isabella Menichini, direttore del Settore Domiciliarità e Cultura della Salute - le risorse sono rimaste intatte, circa 19 milioni di euro all’anno». 

La sperimentazione partita ieri andrà avanti fino a dicembre, e un gruppo di lavoro specifico si occuperà del monitoraggio: verranno valutate le mansioni e il tempo dedicato a ogni assistito, la qualità del servizio erogato e l’integrazione del lavoro delle assistenti familiari nel progetto complessivo di intervento domiciliare del Comune. Ma anche gli utenti saranno chiamati in causa per valutare la qualità percepita. Attenzione anche ai carichi di lavoro e alla relazione con altre figure professionali. Per gli gli anziani è un toccasana. Un aiuto che può anche aggiungersi a un fai-da-te consolidato: c’è già chi accompagna la vicina a fare la spesa oppure dal medico per gli esami della vista. Con la badante condivisa, ora, sarà tutta un’altra storia.