Azioni Asm: vogliamo chiarezza

Esposto dell’opposizione, arriva in Procura la vendita delle quote dell’Azienda Servizi dal Comune al socio di minoranza

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di Roberta Rampini

Decisione troppo repentina, presunto conflitto di interessi in cui si è trovato il socio di minoranza e acquirente, stesso "modus operandi" usato in altri Comuni. E infine, nessuna informazione sul futuro dei lavoratori e la strategia sui consumatori. Arriva in Procura a Milano la vendita delle quote dell’Azienda Servizi Municipali (ASM) dal Comune di Garbagnate Milanese (51%) al socio di minoranza. Lo scorso 28 dicembre i consiglieri di minoranza Mara Bonesi, Giovanni De Angelis, Giuseppe Macrì, Alberto Milani e Gianfranco Picerno hanno depositato un esposto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano per chiedere "eventuali controlli e verifiche". La vicenda è nota e ha fatto molto discutere dentro e fuori dal Municipio. Lo scorso 17 ottobre il consiglio comunale ha votato a favore della cessione del 51% delle quote Asm del Comune al socio che dispone del 49% (la Canarbino spa). "Fino a qualche giorno prima ci era stato detto che la situazione dell’azienda che fornisce gas metano ed energia elettrica era critica ma non si era parlato di vendere le quote al socio privato di minoranza, poi il cambio di strategia e la decisione di vendere le quote - spiega Giuseppe Macrì, capogruppo della coalizione di centrosinistra - noi non avevamo neppure ricevuto la documentazione richiesta, ci era stato negato l’accesso ai verbali del Cda dell’azienda per tutela della privacy e venivamo informati che non era stata approvata nessuna relazione finanziaria semestrale. L’unica giustificazione data era che c’era bisogno urgente di garanzie più solide per affrontare la grave crisi del gas. La società chiedeva di essere finanziata dal Comune. Da qui la svolta repentina di rotta e la decisione della Commissione consigliare finanze di cedere il 51% delle azioni". Come mai? Perché il socio di minoranza prima ha chiesto garanzie al Comune per risanare una situazione finanziaria definita critica e poi ha acquisito le sue quote? "Secondo noi c’è un potenziale conflitto d’interesse che influisce sulla scelta dell’amministrazione comunale - concludono i consiglieri d’opposizione - inoltre questa situazione con Canarbino si è ripetuta in altri contesti comunali dove lavora". Infine non è stata data nessuna informazione sul futuro dell’Asm e ad oggi, la cessione votata ormai due mesi e mezzo fa non c’è ancora stata. Da qui la richiesta all’autorità giudiziaria di fare chiarezza. Il Comune, da noi contattato, per il momento non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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