Azienda Scoprega, mercato saturo. Si ricorre agli ammortizzatori sociali

L'azienda Scoprega, da 40 anni sul mercato nazionale e internazionale, ha richiesto la cassa di solidarietà per il 75% dei suoi 42 dipendenti a causa di un rallentamento del mercato. La ripresa è prevista già da giugno.

Da 40 anni sul mercato nazionale e internazionale per la produzione di gonfiatori e accessori per la nautica la Scoprega deve fare i conti con la fluttuazione economica: mercato saturo, si mette mano alla solidarietà. È quanto deciso dall’azienda passata alla cronaca negli ultimi tempi come azienda nell’area Martesana pioniere della settimana corta in vigore dal dicembre del 2022. La riduzione dell’orario di lavoro per la cassa di solidarietà riguarda il 75% circa dei 42 dipendenti destinatari della richiesta dai primi giorni del mese di novembre scorso. "La decisione di ricorrere alla solidarietà è dovuta a un rallentamento del mercato - spiega Federico Bova Development Manager della Scoprega – nulla a che vedere con la settimana corta che è e rimane una decisione voluta dall’azienda considerata positiva al punto tale da continuare in questa direzione". Più di una le ragioni che hanno rallentato l’approvvigionamenti dei prodotti della Scoprega sul mercato.

"Negli ultimi anni post Covid - continua il manager dell’azienda - i picchi di lavoro hanno riempito magazzini dei rivenditori che faticano a vendere. È una classica fluttuazione del mercato accentuata dalla situazione politica legata alle guerre che preoccupano i mercati". L’adozione degli ammortizzatori sociali non preoccupa l’azienda, c’è ottimismo nella ripresa mentre non giungono commenti da parte della rappresentante Rsu da noi contattata. " La richiesta della cassa di solidarietà - conclude Federico Bova - è prevista per due anni ma in questi ultimi periodi ci sono segnali di ripresa che portano ad ipotizzare al ritorno degli orari a tempo pieno, in funzione alle richieste di mercato, già dal mese di giugno". S.D.