
Autovelox, Salvini smentisce Granelli: "Quei controlli non siano tasse occulte"
Ha aspettato alcune ore, ma alla fine il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha replicato alle critiche lanciate giovedì, via social, dall’assessore comunale alla Mobilità Marco Granelli sulle linee di indirizzo governative in tema di utilizzo degli autovelox in città. "L’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano – si legge in una nota del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – afferma che in futuro gli autovelox potranno essere installati solo con la condivisione della Prefettura: questa procedura è già vigente oggi, e chi ha governato il Paese quasi ininterrottamente negli ultimi dieci anni non ha pensato di cambiare la norma". Salvini si riferisce a queste parole di Granelli su Facebook: "In futuro questi controlli si potranno fare solo se programmati e richiesti a una commissione in Prefettura".
Non è finita. "È vero, invece, che il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha voluto fortemente un aggiornamento del Codice della Strada dopo decenni di attesa e che consentirà maggiori controlli per prevenire gli incidenti – continua la nota del ministero –. A questo proposito, si conferma che l’orientamento del Mit è evitare che gli autovelox siano una tassa occulta. I rilevatori della velocità devono essere un prezioso strumento per prevenire incidenti, non un modo per fare cassa".
Continua, dunque, il braccio di ferro tra Ministero e Comune sull’uso degli occhi elettronici per limitare la velocità nelle strade milanesi.
M.Min.