
Il consigliere comunale del Pd Angelo Turco, primo firmatario dell’odg che chiede a sindaco e Giunta di candidare Milano all’Ela
Milano, 11 giugno 2018 - Da Ema a Ela. Dopo la sconfitta al sorteggio per l’assegnazione della sede dell’Agenzia europea del farmaco (European Medicines Agency, cioè Ema), Milano punta a conquistare la nuova Autorità europea del lavoro (European Labour Authority, cioè Ela). Il Partito democratico oggi presenterà in Consiglio comunale un ordine del giorno che «invita il sindaco e la Giunta a monitorare il percorso della Commissione europea verso l’istituzione della nuova European Labour Authority e a candidare Milano come sede dell’Ela qualora il percorso della Commissione arrivasse ad una formulazione concreta dell’istituzione del nuovo ente di controllo».
Il primo firmatario dell’odg è il consigliere Pd Angelo Turco, che spiega: «Ema è un’agenzia, Ela un’autorità e ha una struttura più leggera. L’idea di crearla l’ha lanciata il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel suo discorso sullo Stato dell’Unione dello scorso settembre. Da quel momento in poi la Ue ha iniziato a pensare a compiti e competenze dell’Ela, in primis la tutela dei diritti dei lavoratori. Milano, con la candidatura all’Ema, ha dimostrato la sua serietà e dunque può tranquillamente affrontare anche la sfida per l’Ela».
Il sindaco Giuseppe Sala, nelle scorse settimane, ha già indicato la nuova Autorità come un possibile obiettivo per Milano. Il «sì» all’odg, atteso per oggi pomeriggio in aula, sarebbe il primo atto ufficiale in questa direzione. Il documento, firmato anche dal presidente della commissione Politiche europee del Comune Carmine Pacente, è condiviso dal capogruppo del Pd Filippo Barberis: «Milano, con Ema, ha dimostrato di poter competere con le più avanzate capitali europee. Occorre insistere nel promuovere la città come sede di istituzioni internazionali. La candidatura ad Ela muove esattamente in questa direzione». Ela dovrebbe nascere entro il 2019.