
Autobus notturno
Milano, 27 dicembre 2017 - Avanti tutta, indietro tutta, tutti fermi nel mezzo. Un altro modo, quello appena scandito, di sintetizzare lo ieri, l’oggi e soprattutto il domani del servizio degli autobus notturni griffati Atm. Un servizio che nel 2018 sarà nuovamente ripensato e nuovamente potenziato dopo il drastico taglio apportato solo un anno fa dalla Giunta comunale capeggiata da Giuseppe Sala tra le grida di dolore di mezzo Pd. Il ritorno dei bus della notte nell’anno che si appresta ad iniziare è qualcosa di più di un’indiscrezione: a dispetto dell’afasia che ha colpito Palazzo Marino su questo tema, è certo che le simulazioni sulla fase 3 del servizio sono già in corso. Meglio ricapitolare la vicenda, allora.
I bus notturni furono istituiti a settembre del 2011 dalla neoeletta amministrazione di Giuliano Pisapia. Il salto di qualità avvenne, però, in coincidenza e immediatamente dopo l’Expo 2015. Durante i 6 mesi della manifestazione le linee notturne, addirittura 15, restarono in servizio 7 giorni su 7 e non solo nel weekend come era successo nei 4 anni precedenti. Gli esiti della sperimentazione indussero il Comune a fare come se a Milano fosse sempre Expo, anzi quei bus furono raccontanti come un’eredità dell’evento e a gennaio 2016 Pierfrancesco Maran, allora assessore alla Mobilità, ufficializzò che le 15 linee notturne avrebbero continuato a percorrere la città 7 giorni su 7. Questa la fase uno, quella delle origini e dello sviluppo.
La fase due è quella della crisi e della decadenza. E si apre esattamente un anno più tardi: hashtag “sempre a gennaio” vien da dire facendo il verso ad una canzone di Daniele Silvestri. A gennaio 2017, si diceva, l’esecutivo di Palazzo Marino conferma il taglio di 10 linee bus notturne: servizio limitato alle sere del venerdì e del sabato, stop con la Milano da vivere 7 notti su 7. Un risveglio traumatico, se si considera la narrazione che aveva accompagnato la conferma a pieno regime delle corse dopo Expo. Un ritorno al 2011 dal quale resteranno immuni solo la 90-91 e le navette sostitutive delle linee della metropolitana. Una scure mai gradita da mezzo gruppo consiliare del Pd, come anticipato. E ora? Ora non è dato sapere se il ripensamento del servizio sarà di nuovo datato «gennaio», in ossequio all’hashtag. La certezza è che in queste settimane Comune e Atm stanno vagliando diverse simulazioni per un nuovo potenziamento dei bus della notte. Da fonte autorevolissima si ammette, senza altro aggiungere, che si sta lavorando «ad alcuni miglioramenti del servizio di trasporto notturno nel 2018». Escluso che si torni alla situazione vigente durante e subito dopo Expo. Il potenziamento sarà invece mirato, riguarderà alcune linee, quelle strategiche. Avanti tutta, indietro tutta, tutti fermi nel mezzo.