Finisce con un esposto in Procura, alla Corte dei Conti e con un’interrogazione parlamentare lo scandalo delle auto dimenticate. La vicenda, venuta fuori dalle opposizioni, riguarda decine di veicoli rimossi e lasciati nei depositi autorizzati. Invece di procedere con la vendita all’asta o con lo smaltimento, i mezzi sono stati abbandonati (alcuni per oltre 10 anni) facendo lievitare i costi. I conti da saldare per il Comune ammontano a oltre 430mila euro, ma per le opposizioni la cifra potrebbe superare addirittura i 700mila euro. Bisognerà aspettare indagini interne e i ricalcoli dopo le eventuali transizioni con i depositi. Ma a volerci vedere chiaro sono anche i consiglieri Giuseppe Russomanno (Controcorrente), Ivano Padovani (civica), Antonino Puleo, Cristina Cavagna, Giorgio Ghilardi (Lega) e Zina Villa (M5S) che hanno organizzato ieri una conferenza con parlamentari e personaggi del panorama politico di Lega e Fratelli d’Italia. Andrea Crippa, Silvia Sardone, Silvia Scurati e Fabrizio Cecchetti (Lega) hanno sottolineato "l’incapacità di questa amministrazione che non ha saputo vigilare su spese che ora peseranno sui cittadini". Dello stesso parere Carlo Fidanza, Marco Osnato, Riccardo Decorato, Fabio Raimondo e Antonino Russo (FdI) che hanno evidenziato come le auto siano "rimaste a marcire per anni prima che qualcuno, cioè le opposizioni, se ne rendesse conto. Il sindacoBottero si deve prendere le proprie responsabilità".
Francesca Grillo