
DANNI Gli aggressori nella concitazione hanno anche danneggiato il mezzo della Movibus che il conducente stava guidando
Milano, 24 febbraio 2018 - Lo hanno picchiato, al punto da farlo finire in ospedale dove i medici hanno stabilito una prognosi di 15 giorni. Loro però sono stati arrestati e oggi si troveranno davanti al giudice per la direttissima. Una vera spedizione punitiva, quella ai danni dell’autista di un pullman della Movibus. Per un motivo assurdo.
È accaduto ieri mattina a Vittuone verso le 9, ma la vicenda è cominciata il giorno prima, alla fermata del Palo di via Milano. La donna, 47 anni, residente a Corbetta, era salita sul pullman come sempre per raggiungere il posto di lavoro. Quel giorno si era lamentata con l’autista per un presunto ritardo del mezzo. Cosa che, a suo dire, le aveva causato problemi. Un diverbio che però ha avuto una continuazione imprevedibile. Tornata a casa ha raccontato tutto ai familiari, che non l’hanno presa bene. Il rancore si è alimentato a dismisura e ieri mattina, alla fermata del Palo a Vittuone in via Milano, la donna si è presentata con il figlio 24enne che si è subito recato dall’autista a chiedere spiegazioni su quel ritardo e se era questo il modo di fare.
La reazione del ragazzo è stata violenta. Non solo parole, ma è passato ai fatti. Oltre al giovane è intervenuto anche lo zio, di Arluno, e all’arrivo della polizia locale di Vittuone l’autista di circa 40 anni presentava il volto insanguinato. È stato picchiato al volto, preso a pugni, fino a rendere necessario l’intervento di un’ambulanza che lo ha accompagnato, in codice verde, al Pronto soccorso del Fornaroli di Magenta per le medicazioni del caso. Nella concitazione, il ragazzo e lo zio hanno anche danneggiato il mezzo della Movibus. Oltre alla polizia locale sono dovute intervenire due pattuglie dei carabinieri per placare gli animi sempre più esasperati. Militari giunti da Sedriano e da Corbetta. Il ragazzo di 24 anni e lo zio di circa 50, di origini napoletane, sono stati identificati e accompagnati nella caserma di Sedriano per l’espletamento delle pratiche. Sono stati arrestati per i reati di interruzione di pubblico servizio perché il pullman è rimasto fermo in via Milano senza poter caricare i passeggeri in attesa, danneggiamento aggravato del mezzo e lesioni all’autista. Entrambi sono stati messi ai domiciliari in attesa della direttissima di questa mattina.