Biglietti Atm, un'altra stangata in vista: meno sconti per gli abbonamenti "senior"

Il Comune vuole alzare a 67 anni l’età per fare gli abbonamenti anziani rispetto ai 60 per le donne e 65 per gli uomini

Brutte notizie all’orizzonte per gli over 60 milanesi

Lucidi MILANO - 11/06/2012 - STAZIONE METROPOLITANA ROSSA LINEA 1 FERMATA LORETO - PARTE LA SPERIMENTAZIONE SI OBLITERA TIMBRA IL BIGLIETTO ANCHE ALL USCITA DAI TORNELLI OBLITERATRICE IN METRO - MISURA ANTI PORTOGHESI - CONTROLLI ATM - FOTO MARMORINO/NEWPRESS

Milano, 12 settembre 2018 - Gli abbonamenti Atm per gli anziani si adegueranno alla riforma Fornero. Ciò significa che per accedere agli abbonamenti scontati per i senior bisognerà aver compiuto 67 anni, gli stessi anni che l’ex ministro al Lavoro Elsa Fornero ha fissato per ottenere la pensione di vecchiaia. Non proprio una buona notizia per gli over 60enni milanesi. No, perché attualmente gli anziani residenti nel capoluogo lombardo possono accedere agli abbonamenti mensili e annuali scontati (da 170, 200 o 300 euro a seconda degli orari consentiti e del reddito Isee, tariffe che rimarranno invariate) avendo compiuto 60 anni nel caso delle donne e 65 anni nel caso degli uomini. Il nuovo limite a 67 anni per tutti, dunque, non consentirebbe più di fare gli abbonamenti «senior» alle donne dai 60 ai 66 anni e agli uomini dai 65 ai 66 anni.

L’innalzamento dell’età per gli abbonamenti anziani è stata una delle ipotesi più concrete emerse ieri mattina durante un vertice sulle tariffe del trasporto pubblico che si è svolto a Palazzo Marino. Presenti la vicesindaco Anna Scavuzzo, gli assessori Marco Granelli (Trasporti) e Roberto Tasca (Bilancio), i capigruppo di maggioranza e il presidente della commissione Mobilità Carlo Monguzzi (Pd). L’incontro serviva per definire meglio il quadro delineato la scorsa settimana con la decisione di aumentare il prezzo del biglietto singolo Atm da 1,50 a 2 euro, rincaro confermato dopo l’ultima seduta di Giunta dal sindaco Giuseppe Sala.

Venerdì scorso il primo cittadino ha annunciato che, nonostante il rincaro del ticket singolo, la tariffa degli abbonamenti annuali normali rimarrà invariata a 330 euro e, in più, gli utenti avranno la possibilità di pagare a rate mensili: una formula che converrebbe a chi fa l’abbonamento mensile da 35 euro per almeno dieci mesi all’anno. Sì, perché l’annuale rateizzato costerà mensilmente 27,50 euro. La decisione sugli abbonamenti annuali è stata confermato anche durante la riunione di ieri. Ma è emersa l’ipotesi, presentata da Granelli, di aumentare il costo degli abbonamenti mensili da 35 euro del 10 per cento. Un rincaro sul quale per ora c’è stato lo stop da parte dei capigruppo del centrosinistra, da Filippo Barberis (Pd) ad Anita Pirovano (Milano progressista). Se ne riparlerà nei prossimi giorni.

L’innalzamento dell’età per accedere agli abbonamenti senior da cui siamo partiti sarebbe un ulteriore ritocco rispetto all’attuale regime tariffario Atm. «Mi sembra che questi piccoli ritocchi vadano in una direzione ancora più sbagliata dell’aumento del biglietto a due euro», commenta dopo il vertice Monguzzi, il più critico, nella maggioranza di Palazzo Marino, sui rincari delle tariffe del servizio pubblico locale. Il Pd, però, punta almeno ad attenuare gli svantaggi per gli anziani rimodulando gli orari di possibile utilizzo dell’abbonamento senior da 170 euro annui. Un'altra ipotesi emersa ieri è un abbonamento da 50 euro all’anno per i cittadini con un reddito inferiore ai 6 mila euro Isee. Allo studio anche altre due proposte: la Carta Milano (una sorta di Oyster Card londinese in chiave meneghina) avanzata dalla Pirovano e il biglietto breve (ticket scontato per tragitti di poche fermate) fortemente voluto da Monguzzi.

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