Raid Carrefour Assago, 80enne salvo per un soffio: "La lama ha quasi raggiunto il cuore"

I racconti dei vicini dell’anziano ferito al centro commerciale da Andrea Tombolini. "Era con la moglie: fanno sempre lì la spesa. E' vivo per una questione di centimetri"

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Milano, 2 novembre 2022 - "Se la lama fosse andata più in profondità, sarebbe arrivata al cuore. Si è salvato per una manciata di centimetri". Mentre lo spiegano, i vicini di casa di E.C. toccano istintivamente il proprio fianco sinistro, per mostrare il punto in cui l’ottantenne è stato ferito giovedì sera. Tra le persone colpite a caso al supermercato Carrefour di Milanofiori ad Assago c’è anche lui, che da quasi una settimana è ricoverato al Fatebenefratelli in condizioni serie ma non in pericolo di vita. "È migliorato, è uscito dalla Rianimazione", dicono sempre i vicini, che ogni giorno si informano delle sue condizioni di salute parlando con la moglie dell’uomo, che fa la spola tra casa e ospedale.

"La spesa la fanno sempre lì"

"Esce al mattino e torna la sera", continuano i residenti del palazzo, un caseggiato comunale alla periferia sud ovest di Milano che dista dall’ipermercato di Assago poco più di 6 chilometri. "Il loro supermercato: la spesa la fanno sempre lì", racconta la signora Filomena, amica della coppia. L’ipermercato si raggiunge dallo stabile in neanche 10 minuti di macchina. E la sera dell’accoltellamento, come sempre, marito e moglie erano insieme. All’amica, la moglie dell’uomo ha raccontato che "al momento dell’aggressione c’era una confusione incredibile, non abbiamo capito cosa stava succedendo".

Colpito alla schiena

Il marito era girato di schiena quando è stato pugnalato da Andrea Tombolini, quarantaseienne, che durante la sua corsa impazzita ha ucciso una persona, Luis Fernando Ruggieri, cassiere del Carrefour di 47 anni, e aggredito altre 5 persone. Oltre all’ottantenne, un altro dipendente Carrefour di 40 anni (dimesso due giorni fa dal Policlinico), il calciatore del Monza Pablo Marì (dimesso domenica mattina dal Niguarda), una donna di 72 anni, colpita alla mano, trasportata al San Gerardo di Monza e dimessa quella stessa notte con 30 giorni di prognosi , più un’ottantunenne, soccorsa, che non ha avuto bisogno di cure mediche.

Prognosi riservata

Quanto all’anziano ferito, quella sera è stato operato, successivamente intubato e ricoverato in terapia intensiva. La prognosi è riservata ma non versa in pericolo di vita. "Le sue condizioni stanno progressivamente migliorando – concludono i conoscenti –. La moglie resta con lui tutto il giorno. Noi speriamo possa tornare presto a casa. Il recupero sarà lungo ma, passare la convalescenza tra le pareti domestiche è un’altra cosa rispetto all’ospedale".

 

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