MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Arturo Mazzamurro, compie 100 anni lo storico custode della scuola di viale Liguria: “Il medico mi chiama Highlander”

Milano, città di centenari: ecco la storia di chi per 30 anni ha aperto e chiuso il cancello del Giovanni Giorgi, diventando un simbolo per generazioni di studenti

La festa di compleanno per Arturo Mazzamurro

La festa di compleanno per Arturo Mazzamurro

Milano, 11 ottobre 2023 – Lo sguardo di stupore è lo stesso della sua bis-nipotina Elisa anche se i loro occhi si sono spalancati al mondo a un secolo di distanza: la piccolina ha poco più di un anno mentre lui ha raggiunto il traguardo dei 100 lo scorso venerdì. Ma Arturo Mazzamurro non è solo un centenario: è parte della storia della città, perché per 30 anni è stato il custode dell’Istituto d’istruzione superiore Giovanni Giorgi di viale Liguria. Ha aperto il cancello tutti i giorni a migliaia di studenti, ha visto passare generazioni e stretto la mano a presidi e professori. "La scuola era la mia casa, io vivevo in un appartamento all’interno del complesso. Da me venivano tutti a chiedere consigli e ad accarezzare i cagnolini che ho allevato negli anni. Facevano la guardia ma erano anche delle mascotte". Originario di Monte Sant’Angelo in provincia di Foggia, è arrivato a Milano nel dopoguerra. "Ha combattuto come soldato ed è stato anche prigioniero tra Austria e Germania – racconta la figlia Ersena, di 61 anni – ma papà non ricorda volentieri quel periodo della sua vita, è un’esperienza triste". Ha iniziato a lavorare come sarto e poi, nel 1965, ha preso servizio all’Istituto Giorgi come custode "e lì è rimasto fino alla pensione, per quasi 30 anni – continua la figlia –. Anche mia madre, Rosa, scomparsa 13 anni fa, lavorava nella scuola, in segreteria. E io sono cresciuta lì. Mi piaceva vivere quel luogo in tutte le stagioni. Mi sentivo protetta, in un ambiente che poteva essere affollato o silenzioso a seconda dei momenti. Anche per mia figlia Serena andare a trovare i nonni nella scuola era un momento speciale". Dopo la pensione, Arturo si è trasferito in un’altra casa restando però nella zona di Romolo.

“Sono molto affezionato al mio quartiere – spiega –. Fino a qualche anno fa uscivo tutti i pomeriggi per andare a giocare a carte nell’oratorio di Santa Maria delle Grazie al Naviglio. Non posso più farlo dal 2018, quando mi sono rotto il femore. Rimpiango quei pomeriggi ma non mi faccio prendere dallo sconforto: sto bene, il mio medico mi chiama Highlander". Tra i piaceri, "la pastasciutta: è il mio piatto preferito. E a tavola bevo poco più di un bicchiere di vino: mai ubriacarsi" La sua gioia più grande è la bis-nipotina Elisa. Gli occhi brillano anche quando ricorda il suo paese d’origine, "Monte Sant’Angelo, ricco di tesori: il Santuario dell’Arcangelo Michele è sito Unesco".

Sabato scorso, la sua famiglia gli ha organizzato una festa a sorpresa per i 100 anni, al ristorante “Terrazza Palestro“: parenti e amici sono arrivati da diversi luoghi della Lombardia ma anche dalla Puglia, dalla capitale e pure da Amsterdam. "È stato un compleanno eccezionale, non me lo aspettavo". Una sorpresa culminata con la consegna dell’Ambrogino con gli auguri speciali di Milano, da parte di consigliere del Municipio 6 Francesco Raganelli. "Mi sono commosso – conclude il centenario –, mi sono sentito onorato".

Arturo Mazzamurro è uno dei 682 centenari registrati all’Anagrafe milanese: in 30 anni, dal 1992 a oggi, i residenti con oltre 100 anni sono decuplicati. Vincono le donne, che sono 588. Mentre gli uomini sono a quota 94. Ma è maschio il milanese più anziano, che ha compiuto 114 anni.

Se vuoi iscriverti al canale Whatsapp de Il Giorno clicca qui.