Due bombe della Seconda guerra, evacuate 417 famiglie a Segrate

Gli ordigni, uno di fabbricazione inglese, l’altro americana, contenevano esplosivo pari a 300 chili di tritolo

L'evacuazione

L'evacuazione

Tutto regolare. Col primo ordigno fatto brillare alle 15.20 e il secondo alle 18.55, è andata in archivio la duplice "operazione bomba", il disinnesco di due residuati bellici ritrovati a Segrate, nel cantiere ferroviario di via Rivoltana 50, dove sono in corso i lavori per la realizzazione di un nuovo scalo merci. Per la città si è trattato del terzo intervento di questo tipo in meno di sei mesi: una prima bomba inesplosa è stato fatta brillare il 2 maggio, altre due il 10 luglio, mentre ieri si è svolta questa ulteriore operazione. Tutti gli ordigni risalgono alla seconda guerra mondiale e sono stati rinvenuti nel medesimo cantiere, durante i lavori di scavo e bonifica del terreno. E anche ieri le operazioni a cura degli artificieri del Decimo Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, sotto la regia del colonnello Marco Nasi e del maggiore Antonio Asciolla, non hanno fatto registrare nessun intoppo.

Il lungo "bomba day" è iniziato alle 7 con l’evacuazione di 417 famiglie di Novegro, la frazione più vicina all’area del ritrovamento, e la chiusura di alcune strade, compresa la circonvallazione dell’Idroscalo in direzione di Peschiera. Il Comune ha messo a disposizione un centro di accoglienza ricavato nelle scuole di Novegro, ma rimasto sottutilizzato rispetto al numero degli sfollati, un migliaio in totale.

A metà mattina si è conclusa la prima fase dell’operazione, col despolettamento dei due ordigni. All’ora di pranzo gli evacuati hanno potuto tornare nelle proprie case. Intanto le bombe sono state caricate sui mezzi dell’Esercito e trasportate in un’area decentrata, in via Gaber, dove nel pomeriggio sono state fatte detonare all’interno di apposite buche scavate nel terreno. Così gli ordigni, uno di fabbricazione inglese, l’altro di fabbricazione americana, del peso di 500 libbre ciascuno, sono stati neutralizzati. Uno conteneva 107 chili di Torpex, equivalenti a 138 chili di tritolo; l’altro aveva in pancia 119 chili di amatolo, equivalenti a 154 chili di tritolo. Materiale che li rendeva ancora potenzialmente pericolosi. Le misure di sicurezza che hanno accompagnato l’operazione sono state garantite da un circuito di posti di blocco organizzati dalla polizia locale di Segrate. Anche vigili del fuoco, protezione civile e Croce Rossa hanno assicurato supporto alle operazioni. Durante la fase di brillamento è stata sospesa la circolazione all’aeroporto di Linate e sulla vicina linea ferroviaria.

 

 

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