MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Aree gioco piene. Non era vietato?

Da Solari a Pagano, bimbi e genitori tra altalene e scivoli. Eppure l’ordinanza regionale prevede lo stop

di Marianna Vazzana

Bambini sugli scivoli, code per usare le altalene, genitori ai lati. Le aree gioco "scoppiano" di persone, soprattutto nelle ore di punta del pomeriggio, dalle 16.30 in poi. A vedere le scene di ieri al parco Vergani di Pagano, a quello don Giussani di via Solari e ai giardinetti di via Dezza, sembra non essere cambiato nulla rispetto a una settimana fa, quando ancora non erano entrate in vigore le restrizioni da zona arancione scuro, che non consentono l’utilizzo delle aree attrezzate per il gioco e lo sport, quindi con scivoli e altalene, campi di basket, piste da skateboard e simili, all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, eccetto che per persone con disabilità.

Quindi, a meno che tutti i piccoli e i grandi che ieri affollavano le aree gioco non fossero disabili, non si può dire che la regola venga rispettata. Dovremo aspettarci controlli come in Darsena? O la chiusura dei cancelli, dove esistenti? Nell’ordinanza della Regione (in vigore dal 5 marzo fino a domenica) che ha istituito la zona arancione rafforzata perché i dati sui contagi hanno indicato "un rapido peggioramento con un’incidenza in crescita in tutti i territori della Lombardia, anche in relazione alle classi di età più giovani", non è prevista la chiusura dei parchi recintati, che restano sempre disponibili nel rispetto del distanziamento. Tuttavia, è vietato l’utilizzo di aree attrezzate per gioco e sport: questo è messo nero su bianco, al punto 9 dell’articolo 1. È evidente però che la mancanza di un impedimento fisico e le temperature meno rigide, quasi primaverili, abbiano spinto molte famiglie a portare comunque i piccoli nelle aree gioco. Quanto ai bambini, immaginiamo il loro desiderio di uscire, amplificato dalle ore trascorse a casa, studiando con la didattica a distanza, e la voglia (comprensibile) di stare all’aperto giocando soli o con gli amichetti.

I primi gruppetti devono aver fatto gola ai secondi, e così via. Finché le scene sono tornate le stesse della zona arancione e di quella gialla, quando non c’erano restrizioni sui giochi. Le più gettonate sono le altalene: ieri pomeriggio non ce n’era una vuota, con bimbi sulle sedute, altri che spingevano e altri attorno ad aspettare il proprio turno. Accanto, mamme con passeggini e carrozzine oppure sulle panchine. Presi d’assalto pure gli scivoli e i "castelli" per arrampicarsi. Oggi il copione sarà lo stesso?