
Un rendering del progetto ideato da Piano e reinterpretato da Ottavio Di Blasi
Laura Lana Sesto San Giovanni (Milano), 1 luglio 2021 – La notizia era attesa da giorni, ma Giuseppe Bonomi, amministratore delegato di Milanosesto, ha voluto annunciarla davanti a un migliaio di ospiti, sotto al Treno Laminatoio, durante l’Assemblea Generale di Assolombarda. Lunedì aprirà il cantiere della stazione a ponte sulle aree Falck, disegnata da Renzo Piano. Un intervento che avrebbe dovuto iniziare a maggio, prima che il ministero dell’Ambiente non bloccasse l’iter per chiudere la partita delle bonifiche sui terreni di Rfi, con una nuova conferenza dei servizi che si è svolta il mese scorso senza intoppi né altre lungaggini.
Lunedì Cimolai Spa, l’impresa italiana che aveva vinto la gara d’appalto, potrà materialmente avviare i lavori che segnano l’inizio della riqualificazione delle acciaierie sestesi, dismesse dal 1996, l’anno dell’ultima colata. “Questo è un luogo che trasuda storia industriale e che presto avrà una nuova vita, non transitoria ma definitiva – ha dichiarato l’avvocato Bonomi -. Visione e spirito innovativo, dimostrato da Assolombarda scegliendo questa location, devono essere virtù di questo periodo”. Due anni di lavoro per un cantiere che ricucirà le due parti di Sesto San Giovanni, divisa dalla ferrovia. Uno scalo di ferro e vetro, con una copertura fotovoltaica e una passerella che permetterà un osservatorio privilegiato verso l’Unione Zero, il primo comparto di ex Falck da 250mila euro che sarà riconvertito entro il 2025.
“Questo sulle aree Falck è un progetto che correva il rischio di rimanere solo sulla carta – ha ammesso Bonomi -. La svolta fondamentale, per noi, è derivata dall’arrivo di un grande investitore internazionale che ha creduto nel progetto e ha deciso di investire. Questo player è Hines. Devo anche citare il sistema bancario: non accade spesso che sposi un programma urbanistico e lo sostenga”. Appalto da 14.673.803,63 euro solo per la stazione, che vedrà la costruzione di un grande tetto vetrato di 110 metri per 28 che volerà sopra un collegamento pedonale sospeso a 14 metri tra bar, negozi, servizi con vista sul futuro grande parco urbano. “Queste sono le energie che possono generare ricadute socio economiche per chi investe ma anche per il territorio”. Dopo la stazione, sarà la volta della Città della Salute e della Ricerca. “Questo è il più importante progetto di rigenerazione non solo di questo Paese ma a livello europeo – ha sottolineato anche il Presidente della Regione Attilio Fontana -. E Regione partecipa con Città della Salute con 328 milioni per creare un polo importantissimo ospedaliero e di ricerca avanzata”.